Agli allevatori del Casertano. Mandate le vostre proposte, rafforziamo l’unità

Invito agli allevatori del Casertano ad avanzare proposte

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Casal di Principe 12.2.22

Care e cari, finalmente dopo molti sforzi e molti anni di lavoro, siamo riusciti a riaprire la speranza di trovare soluzioni alla crisi dell’allevamento bufalino fondate sulla dignità di noi allevatori e sul rispetto degli animali che alleviamo.

Grazie alla nuova fase della mobilitazione messa in campo dal Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino siamo riusciti ad ottenere quello che fino a prima di Natale sembrava impossibile e per cui ci siamo tanto battuti: l’apertura di una nuova fase di confronto con le istituzioni sulla base delle proposte che abbiamo prodotto nel tempo.

Quelle proposte, le abbiamo raccolte in due documenti che sono pubblicati nel sito di riferimento (l’unico in cui raccogliamo le posizioni ufficiali del Coordinamento) alle pagine: www.altragricoltura.net/salviamolebufale/documenti.

Sono due: il primo dal titolo “Cosa pensiamo della proposta della regione e quali sono le nostre proposte“ (vedi https://altragricoltura.net/salviamolebufale/cosa-pensiamo-della-proposta-della-regione-e-quali-sono-le-nostre-proposte/) e il secondo contenente 17 proposte più altre tre (https://altragricoltura.net/salviamolebufale/brucella-e-tbc-bufalina-proposte-per-un-piano-di-prevenzione-e-eradicazione/)

Sulla base di quelle proposte l’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania ha annunciato una importante modifica al piano sottoposto al vaglio del Ministero della Salute. Una modifica, di cui siamo soddisfatti dando atto alla Regione di un primo importante passo, che introduce (fra l’altro) due fra le principali proposte da noi avanzate:

1) la vaccinazione

2) l’autocontrollo

L’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania ha annunciato che, una volta che il Ministero della Salute (ma certamente anche gli uffici europei) avrà espresso parere positivo ai nuovi principi introdotti per la stesura del piano, produrrà una nuova proposta e aprirà il confronto con le parti sociali e, dunque, anche con noi.

E’ evidente che solo in quel momento (cioè solo dopo che ci sarà la nuova bozza su cui discutere) potremo entrare nel merito delle ulteriori proposte di attuazione di quei principi.
Fino ad allora ci sono i principi annunciati dalla Regione e le nostre proposte che andranno confrontate ulteriormente per trovare ulteriori convergenze se sarà possibile come speriamo.

E, infatti, proprio oggi è arrivato l’annuncio che il Ministero della Salute ha dato parere positivo alle nuove linee guida proposte dalla Regione che, ora, è chiamata a produrre il nuovo piano.

Cosa possiamo fare fino a quando il nuovo piano verrà sottoposto alla discussione?

Due cose: continuare a mobilitarci perché la bozza del nuovo piano sia prodotta e preveda contenuti coerenti con le nostre proposte

Mentre in tanti in questi giorni stanno premendo contro i nostri interessi perchè nulla cambi e la nuova proposta non venga presentata o venga depotenziata, dobbiamo rimanere concentrati sul primo dei nostri obiettivi: dobbiamo pretendere e ottenere che la Regione la formalizzi altrimenti non c’è alcuna discussione sul futuro … tutto tornerebbe nell’incubo del passato fallimentare (come vorrebbero in troppi)

Sarà, così, possibile entrare nel merito di come realizzare i principi nuovi approfondendo il confronto e la proposta della nuova fase che noi abbiamo definito “della prevenzione e della eradicazione”.

Per questo chiediamo ai tecnici, agli esperti ed agli allevatori il contributo di idee e proposte su come elaborare le linee guida su cui confrontarci con la Regione quando ve ne saranno le condizioni.

Abbiamo già iniziato a farlo raccogliendo pareri e contributi che, circolando, stanno alimentando un dibattito utile di cui non dobbiamo avere alcuna paura e su cui faremo trasparentemente le nostre scelte.

Da questo dibattito e confronto (in cui tutti hanno e avranno la possibilità di portare il proprio contributo) nasceranno le proposte esecutive che formalizzeremo alla Regione quando ne avremo la possibilità.

Per questo invitiamo tutte e tutti ad avanzare proposte ed a farcele pervenire inviando mail alla nostra mail salviamolebufale@altragricoltura.net oppure venendo al presidio presso la NCO di Cal di Principe la sera dove stiamo ascoltando centinaia e centinaia di operatori.

Per parte nostra vogliamo sottolineare tre semplici punti da tenere in considerazione:

1) Le nostre proposte ufficiali sono quelle contenute nei due documenti pubblicati nel sito per cui, come chiunque può vedere, chiediamo, fra l’altro, l’autocontrollo come previsto dai pacchetto igiene della Commissione Europea e la vaccinazione su base volontaria per le aziende indenni (per i capi fra i 6 e i 9 mesi con la sperimentazione per i capi adulti). Sottolineiamo che consideriamo la base volontaria della vaccinazione come lo strumento fondamentale per permettere a tutti il massimo coinvolgimento soprattutto grazie alla integrazione vaccinazione/autocontrollo. Altre proposte hanno solo il valore di bozze in discussione che stiamo raccogliendo con contributi di tecnici od operatori che hanno il merito di contribuire al dibattito arricchendo i punti di vista e per cui vale la pena di riflettere.

2) Molti sono gli aspetti da approfondire per applicare i principi nuovi, se saranno confermati; per es: quali procedure per accertare i casi di positività, chi paga i costi dell’autocontrollo, come evitare i tanti casi di falsi positivi, come permettere sia alle aziende indenni dell’area rossa sia a quelle colpite di poter sviluppare il massimo e pieno contributo alla risoluzione del problema della brucella, ecc..; per questo stiamo discutendo e stiamo raccogliendo gli stimoli da parte di tutti coloro che hanno a cuore le soluzioni, per formarci una idea condivisa da sottoporre alla Regione nei prossimi confronti.

3) L’unità del movimento è la nostra più grande forza; per questo chiamiamo tutti a rifiutare le provocazioni di quanti hanno interesse a sabotare il percorso che ci ha portato fin qui ad aprire, finalmente, la discussione con la Regione e che vorrebbero solo far fallire il nostro tentativo.

Per parte nostra sottolineiamo l’impegno a lavorare per trovare la sintesi condivisa su come mettere in pratica concretamente le proposte ricordando a tutte e tutti che noi abbiamo il compito di avanzare proposte ma alle Istituzioni Regionali quello di scrivere le norme e le leggi.

Per questo la garanzia della nostra unità e della nostra capacità di trovare le sintesi nel dibattito fra di noi è la migliore arma che abbiamo per raggiungere i risultati.

Vi invitiamo tutte e tutti a inviare proposte ed a partecipare all’incontro pubblico che convocheremo nei prossimi giorni in una data che stiamo concordando e che presto annunceremo

Per il Coordinamento Unitario in
Difesa del Patrimonio Bufalino
Gianni Fabbris

3 commenti

    • Francesco il 12 Febbraio 2022 alle 14:22
    • Rispondi

    Tutto il nostro lavoro e anche un trionfo della legalita’ che la magistratura mettera’ allo scoperto tutti I responsabili di questa dittatura coperta da interessi loschi poi vedremo

    • Antonietta il 12 Febbraio 2022 alle 14:50
    • Rispondi

    La vaccinazione solo per i vitelli non risolverà il problema. Per conseguire reali benefici occorre aspettare molto tempo. Certo, qualcosa è..ma un po’ poco per le aspettative che avevo..la mattanza continua

    1. La vaccinazione per i vitelli può essere il primo passo ma noi stiamo chiedendo anche la sprimentazione per estendere il vaccino ai capi adulti; la vaccinazione, comunque, va integrata con gli altri strumenti che stiamo proponendo e in particolare l’autocontrollo. Un altro punto su cui stiamo lavorando e per cui abbiamo chiesto alla Regione il confronto è quello sulle modalità tecniche e metodologiche per accertare i casi positivi … credo che questo sia uno dei punti più delicati su cui sviluppare il lavoro per capire come si potrà, se non evitare almeno contenere la mattanza

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