L’apertura del confronto non è una variabile, è un dovere. Serve responsabilità.

Dopo l’incontro col Prefetto di Caserta, ci prepariamo a quello con il Conslglio. Poi tireremo le somme

Ormai non c’è più nessun motivo ragionevolmente comprensibile perchè il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, non convochi l’incontro con gli allevatori liberamente riuniti nel Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino e con i Sindaci del Casertano che ne stanno sostenendo le ragioni.

Troppe le evidenze agli occhi dell’opinione pubblica e sempre di più le prese di posizione di organismi ed esponenti istituzionali che, nei fatti, demoliscono l’impianto su cui si è finora fondato il Teorema che cerca di difendere il fallimentare Piano voluto dagli “esperti della Regione Campania”.

Fra le tante che si vanno susseguendo e mentre incombono sulla legittimità del Piano i ricorsi presentati da centinaia di allevatori e da molte Associazioni al TAR e alla Corte dei Conti (per non parlare delle denunce presentate nella sede penale e su cui sono in corso indagini), vale la pena ricordare la nota proposta ai Consiglieri dall’Ufficio Legislativo della Regione (che ha impietosamente bollato come illegittima e in violazione di diverse norme europee e nazionali la delibera della giunta regionale) e l’esposto del Difensore Civico Regionale Avv. Giuseppe Fortunato che ha presentato esposto agli organismi nazionali ed Europei per le evidenti irregolarità e, persino, per possibili illegalità.

“E’ il tempo che la politica si riprenda il suo ruolo e che torni ad assumere la responsabilità di dare risposte. Non c’è più una sola ragione per non tenere l’incontro con il Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino. L’ascolto delle istanze dei cittadini liberamente e democraticamente espresse non è un favore da concedere ma un dovere istituzionale” ha sostenuto Gianni Fabbris nell’incontro tenuto ieri pomeriggio in Prefettura a Caserta, aggiungendo “e occorle farlo prima che la situazione degeneri incontrollabilmente”

Alle 17.30 del 3 agosto una delegazione del Coordinamento composta da Gianni Fabbris, accompagnato da due allevatori (Pasquale D’Agostino e Attilio Galeone) ha incontrato il Prefetto di Caserta , dott. Giuseppe Castaldo accompagnato dal Capo di Gabinetto, dott. Vincenzo Del Prete. Al Prefetto, la delegazione, dopo aver dato conto dell’attenzione che la Prefettura ha assicurato alle diverse questioni poste durante i mesi di iniziativa da parte del Coordinamento ha avanzato la proposta: “Chiediamo l’apertura di un tavolo istituzionale di confronto con la Presidenza della Regione Campania. Lo chiediamo sia perchè la Presidenza ha gli strumenti adeguati per affrontare una quesione complessa che investe più profili oltre quello tecnico e scientifico, sia perchè il Presidente De Luca ha la delega alla Salute essendo l’Assessorato sotto la sua diretta responsabilità e non è più possibile continuare a discutere con l’Assessore all’Agricoltura deligittimato di funzioni e poteri decisionali”.

Gianni Fabbris ha sottolineato: “Nostro primo obiettivo in tutti questi mesi è stato quello di aprire il confronto con le istituzioni che, proprio per questo, hanno il dovere di cogliere lo sforzo messo in campo dagli allevatori. La vecchia storiella degli allevatori camorristi è ormai una battuta che non fa più nemmeno ridere, smentita dalle molte prove di trasparenza e dall’approccio civile e democratico con cui gli allevatori e i loro alleati stanno avanzando proposte ragionevoli e credibili.”
Per il Coordinamento ora è il momento di aprire un dialogo serio nell’interesse della democrazia e per evitare che si consolidi fra gliallevatori e i cittadini l’idea pericolosa per cui “tanto non serve il dialogo perché la politica non ci ascolta” che potrebbe essere l’anticamera di azioni incontrollabili che potrebbero diventare persino problemi di ordine pubblico.

Per questo al Prefetto la delegazione ha chiesto di adoperarsi ancora una volta per invitare il Governo Regionale al confronto fino a convocare egli stesso, rappresentante del Governo, quel tavolo con la Presidenza Regionale che finora non è stato possibile realizzare”.

Il Prefetto dott. Castaldo, ricordando l’impegno che la Prefettura ha assicurato nel tempo, ha ascoltato con attenzione e, pur sottolineando i limiti dentro cui il Prefetto può esercitare le sue funzioni e ricordando che il suo ruolo non è quello di esprimere giudizi sul merito delle scelte di governo, ha esortato gli allevatori a mantenere il clima di “protesta civile” garantito finora ed ha assicurato la delegazione che “fin dalle prossime ore” avrebbe messo in campo una ulteriore azione di interlocuzione con la Presidenza della Regione Campania per facilitare quel clima di ascolto e confronto utile per trovare la condivisione intorno alle scelte”.

Nel mentre il Coordinamento rimane in attesa di sapere dalla Prefettura l’esito di questa sollecitazione, intanto si prepara ad un secondo importante passaggio attivato in questi giorni. Su richiesta del Coordinamento Unitario e della Rete dei Municipi Rurali, il Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Gennaro oliviero, ha concordato con i Presidenti delle due Commissioni Regionali Quinta e Ottava (Vincenzo Alaia e Francesco Emilio Borrelli), la convocazione dell’incontro del Coordinamento e dei Sindaci della Rete dei Municipi Rurali con i consiglieri componenti.

Ai consiglieri, in particolare, si era rivolto Gianni Fabbris nei giorni scorsi chiedendo di sapere, fra l’altro, “che fine ha fatto l’impegno del Vice Presidente Dott. Fulvio Bonavitacola assunto pubblicamente in audizione pubblica il 2 maggio scorso di adoperarsi per proporre una soluzione capace di superare le incomprensioni e gli equivoci? Soprattutto che fine ha fatto quel documento frutto di questo impegno illustrato dal Vicepresidente a molti sindaci ma mai arrivato in Consiglio?” IL coordinamento lo chiederà nella riunione convocata venerdi mattina alle ore 12 presso la Sala Nassyria del Consiglio Regionale a Napoli, riproponendo, ancora una volta, il quesito: “Chi decide in Campania? Chi ha paura di risolvere i problemi? C’è qualcuni che ha paura del movimento e della democrazia?”

Dopo l’incontro di venerdi (vedi la convocazione) cui parteciperanno anche sindaci della Rete dei Municipi Rurali, gli allevatori si riuniranno nuovamente in Assemblea per tirare le somme delle loro richieste e, come più volte annunciato, per decidere il programma delle iniziative con cui “accompagneranno” la Campagna elettorale fino al 25 settembre

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.