VENTIQUATTRO GIORNI SENZA MANGIARE, ASPETTANDO UNA RISPOSTA DAL GOVERNO

Il prefetto di Caserta scrive al Presidente della Repubblica ed al Ministro dell’Interno preoccupato per la situazione
Pasquale D’Agostino va avanti nello sciopero della fame fino a che le istituzioni non daranno risposte
Lunedi 13 novembre assemblea a Casal di Principe: se succede qualcosa a Pasquale D’Agostino sarete responsabili

Pasquale D’Agostino, allevatore casertano con la stalla di bufale annientata negli anni scorsi per effetto delle scelte imposte dal Piano fallimentare della Regione Campania, è oggi al suo ventiquattresimo giorno di sciopero della fame.

Pasquale, insieme al suo collega Sebastiano Lombardo in Sicilia, ha iniziato lo sciopero della fame per sollecitare il Governo Nazionale a rispondere prima di tutto al Senato della Repubblica ed a tanti Parlamentari che hanno indicato la via del cambiamento nella elaborazione e gestione dei Piani di eradicazione della BRC e della TBC che hanno fallito nelle Regioni Meridionali lasciando un intero Comparto in ginocchio e i cittadini esposti ai rischi per il persistere di una zoonosi che, invece, in tutte le altre regioni italiane è stata da tempo risolta.

Pasquale D’Agostino, uno dei leader della mobilitazione che da oltre due anni sta ottenendo il primo risultato di aprire i riflettori su una vicenda tenuta nell’ombra da troppo tempo, ha inviato una lettera aperta insieme a Sebastiano Lombardo al Presidente del Cons. On.le Giorgia Meloni e al Ministro della Salute prof. Orazio Schillaci in cui si chiede una risposta alla richiesta di nomina del Commissario Nazionale per la BRC e la TBC avanzata da diverse istanze sociali e politiche e confrontata con il Governo nella riunione del 22 maggio scorso.

Pasquale D’Agostino attende dal 18 ottobre la risposta ed ha fatto sapere che non intende smettere lo sciopero della fame in assenza di quello che, ormai, è il gesto di correttezza e rispetto che le istituzioni devono agli allevatori che chiedono trasparenza e che si stanno impegnando una mobilitazione civile che non ammette tergiversamenti ulteriori.

Se Sebastiano Lombardo ha dovuto smettere per problemi di salute al suo ventunesimo giorno di sciopero della fame, mentre altri si stanno aggiungendo con ulteriori iniziative di sciopero della fame (Carmelo Galati In Sicilia e Adriano Noviello in Campania oltre che diversi altri che hanno dato la loro disponibilità), Pasquale D’Agostino è determinato a continuare, nonostante che abbia già subito diversi trattamenti medici di supporto somministrati per via endovenosa e nonostante che abbia perso circa quindici chili, considerandola, ormai, una questione di rispetto dovuto all’impegno dei tanti che in questi oltre due anni si sono battuti con dignità e in maniera democratica e trasparente.

Oggi il Prefetto di Caserta, dott. Giuseppe Castaldo, ha scritto al Presidente della Repubblica ed al Ministro degli Interni rappresentando la criticità della situazione di Pasquale D’Agostino e la determinazione di quanti stanno sostenendo le ragioni e le richieste degli allevatori a non dismettere le iniziative in assenza di risposte.

Il Coordinamento Unitario Salviamo le Bufale, che nei giorni scorsi era stato chiaro mettendo nero su bianco in un comunicato una posizione che non ammette dubbi: “Se succede qualcosa a Pasquale D’Agostino o a chiunque degli altri in sciopero della fame riterremo le istituzioni responsabili di quanto sarà loro accaduto”, ha convocato per lunedi sera 13 novembre l’assemblea aperta ai cittadini, agli allevatori ed alle associazioni impegnate a sostenere le ragioni degli allevatori a incontrarsi per decidere la risposta da dare se le risposte non saranno ancora arrivate

1 commento

    • Antonio De Simone il 10 Novembre 2023 alle 19:29
    • Rispondi

    Il prefetto ha ottemperato ad un atto dovuto.
    Si è svincolato da ogni responsabilità, ognuno a suo modo trova la scappatoia. Badate: la richiesta di un Commissario Nazionale sulla Sanità comporta un collasso istituzionale, i politici non accetteranno.

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