La vaccinazione per noi è una cosa seria. Basta propaganda, si metta mano al Piano

Per anni la Regione Campania ha negato la vaccinazione e i suoi esperti, sono arrivati a raccontare una serie incredibile di bugie, pur di impedirne la messa in campo,

Dopo che il Coordinamento, a prezzo di un grande impegno degli allevatori, è riuscito a spuntarne la possibilità nel nuovo piano, con ben sei mesi di ritardo, oggi, 4 agosto 2022, la Regione annuncia di avere “iniziato la campagna di vaccinazione”, mettendo in scena una iniziativa da “propaganda” senza dare conto del fatto che il nuovo piano non permette una seria strategia della vaccinazione e senza aver dato alcuna risposta alla necessità di confrontarsi nel merito.

In realtà, se il testo del Piano rimane cosi, pur essendo stata assunta la vaccinazione è stata fortemente limitata e “decontestualizzata” con il risultato da renderla inefficace e non adatta agli obiettivi.

In attesa di produrre un documento più articolato, il Coordinamento divulga una sua prima nota.


“L’annunciato avvio della campagna di vaccinazione contro la brucellosi bufalina non risponde alla realtà ma appare, ancora una volta, come l’ennesimo tentativo di fare propaganda. Chiunque abbia letto il Piano sa bene che non c’è nessuna campagna di vaccinazione ma, appena, la possibilità di esercitarla in aree cluster ristrettissime e a discrezione delle autorità regionali e in condizioni limitanti. Siamo di fronte ad un ulteriore segnale inquietante: l’eradicazione delle infezioni animali si fa con un Piano serio e condiviso, non certo con la propaganda e con la delegittimazione dei diritti degli allevatori.”

Lo afferma Gianni Fabbris presidente onorario di Altragricoltura, portavoce del Coordinamento Unitario per la Difesa del Patrimonio Bufalino aggiungendo “La vaccinazione è stata la prima delle richieste del Coordinamento Unitario dopo che per anni il gruppo dei tecnici che hanno scritto il vecchio e questo Piano avevano raccontato che non si poteva fare pur di continuare nella logica delle macellazioni che eradicano gli animali e non la malattia. La vaccinazione per noi è una cosa seria perchè significa il passaggio alla strategia vincente della prevenzione e, per funzionare ed essere efficace, deve essere pienamente sviluppata e integrata pienamente con l’autocontrollo, la sorveglianza e l’uso di metodi capaci di individuare i capi malati per non mandare al macello inutilmente gli animali.

Il contrario di quanto prevede questo Piano cui, lo ribadiamo ancora una volta, occorre urgentemente mettere mano in maniera coerente. Servono meno passarelle e meno propaganda (magari nei comuni dove il giorno dopo si celebrano le sagre) e più volontà di ascolto.”

1 commento

    • Antonio il 10 Agosto 2022 alle 15:40
    • Rispondi

    Infettano gli animali con vaccini, attendono la risposta immunitaria, ecco hai visto e’ positivo alla malattia, eddagoie, si dà inizio all’ abbattimento degli animali sani!!
    Ma prima di fare il vaccino hai fatto il test epidemiologico caro Veterinario?

    Mi sembra che devono sfoltire gli allevamenti per Lasciare senza cibo il popolo italiano! Pensare male si fa sempre bene!!!

    Poi passeranno ai bovini, con la stessa pratica sanitaria, avvedi come vogliono procurare la FAME ALIMENTARE CON PENURIA DI ANIMALI ABBATTUTI SELETTIVAMENTE DA KILLER POFESSIONISTI CON SIRINGHE!

    Quest’ Inverno senza derrate alimentari! l Programma da kriminali!
    Resistere!

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