Oltre 2 anni di perdite di tempo, ricatti e danni alle imprese. Non c’è altro tempo per il Commissario Nazionale sulla brucellosi

INVITO ALLA CONFERENZA STAMPA

Si tiene l’8 marzo 2024 presso il Padiglione Ris Bufala nella Fieragricola in Viale delle Industrie 10 a San Marco Evangelista (Caserta Sud) la Conferenza Stampa indetta dal Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino e della Rete Interregionale Salviamo l’Allevamento di territorio per fare il punto sul percorso di nomina del Commissario Nazionale per la Brucellosi e la TBC nelle Regioni Meridionali ancora non indenni (Sicilia, Campania, Calabria e Puglia).

Nella Conferenza stampa, che sarà diffusa in diretta online dalle pagine social di Altragricoltura (https://facebook.com/altragricoltura e https://youtube.com/iafue.perlaterra), interverrà il portavoce Gianni Fabbris.

“Oltre due anni da quando il Coordinamento Unitario ha avanzato alla Regione Campania le proposte per superare il disastro del fallimento dei suoi piani, quasi un anno da quando è stata condivisa col Governo Nazionale la proposta di nominare un Commissario Nazionale. Almeno 6 mesi da quando sono state sottoposte le richieste alla Regione Sicilia. Se la politica avesse saputo rispondere per tempo alle questioni avanzate dagli allevatori e dai loro sostenitori (scienziati, cittadini, organizzazioni sociali) avremmo risparmiato la chiusura di centinaia di aziende, i gravissimi problemi nel territorio, la vergogna di un fallimento che, se prima avveniva nel silenzio, adesso prosegue fra bugie raccontate, intimidazioni agli allevatori, roboanti annunci da parte di Generali in pensione, del Presidente della Regione Campania e degli apparati responsabili del fallimento. La vergogna di quel fallimento non ha limiti. Nonostante i vuoti proclami del Generale incaricato dal Presidente De Luca per tenere a bada le proteste degli allevatori, negli ultimi due mesi ben 11 nuovi focolai sono stati documentati solo nel Comune di Castel Volturno, dove, ormai, l’allevamento della bufala sta scomparendo per effetto della incapacità della Regione Campania e dei dirigenti delle strutture incaricate a gestire i problemi. Undici aziende che stanno azzerando (ancora una volta e a spese loro) le stalle dovendo abbattere gli animali nonostante che abbiano realizzato le direttive imposte loro “manu militari” dal Piano della Regione Campania che (invece di investire su prevenzione, autocontrollo, vaccinazione, riorganizzazione delle profilassi,) le ha costrette a spendere centinaia di migliaia di euro in opere murarie con la promessa (ridicola e antiscientifica) che queste avrebbero tenuto la brucella lontano dagli animali. Dopo aver speso tutti quei capitali ed aver ottenuto dalla Regione Campania il “via libera con la certificazione necessaria”, come abbiamo sempre denunciato e previsto, guarda un pò …. si ritrovano nuovamente con le stalle infettate e devono nuovamente abbattere. Se questo non è un fallimento … cosa vuol dire fallire?” si chiede Fabbris che in conferenza stampa presenterà ulteriori dati e documenti.

“Ma oggi non è più il tempo di discutere e oggi vogliamo sapere: che altro serve per la nomina del Commissario Nazionale? Se, come sta avvenendo da tempo, i parlamentari di territorio di maggioranza (oltre quelli di opposizione) stanno insistendo e lavorando perchè il Commissario sia nominato, se ormai tutto è chiaro, se il Commissario è stato individuato e il dispositivo tecnico del provvedimento adottato, cosa altro serve per nominarlo e avviare il percorso nuovo prima che la situazione economica, sociale, sanitaria arrivi ad un punto di non ritorno? La politica sente la responsabilità di quanto sta accadendo? Oggi gli allevatori hanno bisogno di certezze e non più di rassicurazioni. Gli allevatori che stanno subendo il disastro degli abbattimenti imposto dalla Regione Campania hanno il diritto di sapere (dopo che alcuni di loro hanno subito ben 4 abbattimenti totali) se i loro soldi possono essere reinvestiti o se devono piegarsi all’evidenza: a Caserta l’obiettivo del Piano della Regione non è risolvere i problemi della BRC e della TBC ma quello di far chiudere le aziende. De Luca lo ha persino detto nelle sue esternazioni. Il Governo è consapevole che se non si interviene urgentemente, l’obiettivo di De Luca e della sua struttura si realizzerà?” Cosi Fabbris nel presentare la conferenza stampa di venerdi 8 marzo.

All’evento parteciperanno gli allevatori e gli agricoltori in mobilitazione e sarà seguito su schermo in diretta streaming dal Coordinamento Regionale degli allevatori Siciliano che si è dato appuntamento presso il Centro sociale Peppino Impastato a Troina in Provincia di Enna.

La stampa e i cittadini sono invitati.

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