Crollano i redditi agricoli e il diritto al cibo degli italiani. Torniamo a livelli del dopoguerra

Mentre si celebra l’eccellenza italiana, i dati OIPA-CURSA e ISTAT di fine 2025 certificano la drammatica realtà: il cibo è diventato un lusso. Altragricoltura: “Siamo un Paese a sovranità limitata: le multinazionali decidono i prezzi, mentre milioni di persone restano senza accesso a beni alimentari essenziali.”

I dati presentati il 18 dicembre 2025 dall’OIPA (Osservatorio Insicurezza e Povertà Alimentare), incrociati con le ultime stime ISTAT, raccontano un’Italia in regresso ai livelli del dopoguerra, con un crollo strutturale dei redditi agricoli e del potere d’acquisto delle famiglie.

Tra ottobre 2021 e ottobre 2025, il costo della vita è stato trainato da un’impennata dei beni alimentari senza precedenti:

+26,8% aumento medio del prezzo del cibo in 4 anni, superiore di 8 punti percentuali all’inflazione generale
+32,7% rincaro record dei prodotti vegetali, con frutta e verdura diventate proibitive per le fasce più deboli
+28,1% aumento per latte, formaggi e uova, beni di prima necessità per l’infanzia
+25,5% crescita dei prezzi di pane e cereali, con grano duro nazionale sceso sotto la soglia di redditività (sotto 300 €/t)
Crolli settoriali olio EVO -20%, uva da tavola -56,8%, suini da macello -8,7%, vino DOC/DOCG -15%, latte ovino Sardegna -66,8%

5,7 milioni di individui (9,8% della popolazione) vivono in povertà assoluta
10% degli italiani non può garantire un pasto proteico ogni due giorni
I “Deserti Alimentari”: nelle grandi città, il 35% della popolazione vive in aree prive di punti vendita o reti di aiuto alimentare
La realtà del “lavoro povero” mostra che avere un’occupazione non garantisce la sicurezza alimentare
67 kg di cibo pro capite ancora sprecati ogni anno, mentre cresce il numero di chi salta i pasti

Il cibo prodotto vale sempre meno per chi lo coltiva, ma continua a costare di più per chi lo acquista. Latte, formaggi, carne, olio, cereali e ortofrutta vedono quotazioni all’origine crollare, mentre il carrello della spesa aumenta.

Altragricoltura denuncia la realtà dei fatti: la sovranità alimentare appartiene al popolo, non ai bilanci delle multinazionali.

2 commenti

    • Paolo il 22 Dicembre 2025 alle 15:40
    • Rispondi

    In qualsiasi governo, ci vogliono persone competenti!! In questo governo abbiamo toccato il fondo… Anche in Europa, non siamo rappresentanti da nessuno… L’agricoltura dovrebbe sempre essere al centro di ogni cosa. Purtroppo c’è gente che non la capisce…

    • Agoni Sergio il 22 Dicembre 2025 alle 18:06
    • Rispondi

    Tutto giusto tutto esatto, ma la soluzione?????

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