Altragricoltura: No alle TEA ( Nuovi OGM), Sì alla Sovranità Alimentare!

Roma, 4 Novembre 2025 –

Angelo di Stefano, segretario nazionale della Federazione degli Agricoltori e dei Contadini aderente ad Altragricoltura Confederazione per la Sovranità Alimentare, interviene sulla vicenda delle TEA a margine di un incontro della presidenza della Federazione.

“Anche a nome della Confederazione Altragricoltura, esprimo la nostra ferma opposizione all’introduzione delle Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) in Italia e il nostro sconcerto per l’approvazione all’unanimità della risoluzione sulle TEA da parte della Commissione al Senato. Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a un attacco così diretto alla nostra sovranità alimentare, orchestrato da multinazionali che cercano di dominare il mercato agricolo con promesse ingannevoli di innovazione e progresso.

Dopo che nel 2022 il Parlamento italiano ha utilizzato una risoluzione sull’Ucraina per chiedere l’uso di nuove tecnologie genetiche dedicate ad aumentare la produttività delle piante e dopo che il governo Meloni ha autorizzato la sperimentazione di OGM, inserendola in un decreto sulla siccità, la subalternità del Parlamento agli interessi dell’agroindustria speculativa ed alle loro pressioni è sempre più evidente.

Le TEA non rappresentano un’opportunità per i nostri agricoltori, ma una catena che li costringerà a dipendere da brevetti e semi controllati da grandi corporazioni come Bayer-Monsanto e Syngenta. Questa non è modernità, è una resa all’agricoltura industriale che minaccia la nostra identità e la biodiversità delle nostre terre.

Le promesse di colture più resistenti e costi ridotti si rivelano fittizie esattamente come lo sono state le molte promesse usate fin qui e nel tempo per gli OGM. I contadini perderanno la loro autonomia, costretti a ricomprare ogni anno semi brevettati, mentre le varietà locali verranno sostituite da prodotti standardizzati, privi di legame con il territorio. Un prodotto identico ovunque non ha valore per chi vive e lavora la terra.

Se le TEA sono davvero sicure, perché non sono indicate in etichetta? La trasparenza è un diritto del consumatore e una necessità per una filiera sana. Chi teme la verità ha qualcosa da nascondere.

La verità è che non è stata effettuata alcuna valutazione del rischio per queste tecnologie sul campo e per i rischi della loro potenziale coltivazione, né in termini di impatto sanitario e ambientale, né per quanto riguarda i danni economici che potrebbero derivarne in settori quali l’agricoltura biologica, le denominazioni di origine e anche l’attività economicamente fiorente della moltiplicazione delle sementi certificate

Difendere la terra è un dovere. Le TEA rappresentano un ulteriore passo verso la concentrazione del potere alimentare e la marginalizzazione di chi lavora per il bene comune. Non possiamo permettere che l’agricoltura italiana venga svenduta ai laboratori e ai brevetti.

È inaccettabile che le associazioni di categoria, che dovrebbero tutelare i veri agricoltori, si schierino a favore di interessi industriali, abbandonando chi realmente custodisce la biodiversità e il nostro patrimonio agroalimentare.

Altragricoltura chiama quanti hanno a cuore il futuro dell’agricoltura a rafforzare le iniziative di contrasto dei TEA. La vera innovazione è quella che rispetta la terra e le persone

Oggi più che mai, è fondamentale difendere la nostra sovranità alimentare per garantire libertà, salute e futuro alle nostre campagne.

Angelo Distefano
Segretario Nazionale
Federazione Agricoltori e Contadini Altragricoltura

1 commento

    • Antonio De Simone il 5 Novembre 2025 alle 2:34
    • Rispondi

    È sempre così, ogniqualvolta l’agricoltura trova un suo rapporto sociale, ecco che l’agroindustria con il sistema della dittatura del cibo, manipola geneticamente per legge i semi creando la subalternità Contadina in una sorta di addetti ai lavori, la ipocrita sostenibilità, così, come viene sbandierata, è, senza alcun dubbio, la trappola per un cibo insipido e dannoso per la salute.

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