Dopo questo comunicato stampa del febbraio 2010, l’esperienza della Marcia 2009 e del Campo Base degli agricoltori può considerarsi conclusa. Il movimento non ebbe la capacità e la forza di trovare una sintesi e di darsi un percorso organizzativo capace di dare sbocco alle mobilitazioni di quei mesi.
Ciò nonostante la Marcia dei trattori contro la Crisi Agricola lasciò un patrimonio di esperienze e proposte che, negli anni successivi, hanno segnato la discussione e le iniziative che si sarebbero succedute. La crisi entrava in una fase ancora più terribile con la chiusura di diverse aziende mentre i movimenti di base degli agricoltori e le associazioni attive avrebbero continuato nell’impegno in difesa dei diritti e per tenere aperta una speranza di futuro degno. Fino al 2015 altre lotte ed altre esperienze si saranno succedute fino ad arrivare al 2015 quando di fronte all’arroganza delle classi dirigenti che non hanno continuato a dare risposte ed, anzi, non hanno perso occasione per disattendere qualsiasi ipotesi di riforma nelle campagne italiane, il movimento riprende i fili del percorso mettendo in campo la nuova Marcia del Riscatto.
A tema, questa volta, non solo la denuncia della crisi ma l’impegno sulle proposte e un movimento consapevole dell’urgenza della costruzione di spazi comuni per mettere in campo una proposta utile di alternativa al modello della crisi che nel frattempo è diventato strutturale e permanente. Alternative di pratiche e di modelli sociali da far diventare sistema utile per salvare gli agricoltori e l’intero Paese.