Si è conclusa la manifestazione di Roma. Grazie a chi ha partecipato, delusione per le assenze
Pronti alla nostra campagna elettorale
“Un ringraziamento sincero alle forze politiche che hanno accettato l’invito al confronto proposto dagli allevatori, dai sindaci e dalle forze che si riconoscono nel Movimento Salviamo le Bufale”, cosi, Gianni Fabbris a nome del Coordinamento Unitario ha commentato l’importante partecipazione di esponenti politici nella Sala delle Bandiere del Parlamento Europeo a Roma “presenze importanti che documentano l’interlocuzione che questa parte di società viva ha saputo conquistarsi sul campo; una risposta al nostro invito non scontata in un momento delicato per la vita dei partiti impegnati in un importante passaggio quale è quello della preparazione delle prossime elezioni” In diversi, in effetti, hanno risposto all’invito degli allevatori; oltre l’Europarlamentare Piernicola Pedicini (Gruppo dei Verdi Europei) che ha patrocinato l’incontro, hanno partecipato: il Senatore Gianmarco Centinaio, Sottosegretario all’Agricoltura (Lega); l’On. Filippo Gallinella, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati (Insieme per il Futuro); la Senatrice Alessandrina Lonardo, commissione agricoltura (Italia al Centro); la Senatrice Elena Fattori, Commissione Agricoltura (Sinistra Italiana);l’on.le Antonio Del Monaco e l’on.le Alberto Zolezzi (Movimento 5 Stelle); il Sen. Fabrizio Trentacoste (Insieme per il Futuro); Luigi De Magistris (Manifesta – Unione Popolare); l’on.le Luca De Carlo (resp. nazionale agricoltura di Fratelli d’Italia); l’on.le Sandro Ruotolo (indipendente di sinistra).
“Registriamo un sostanziale riconoscimento delle ragioni poste dal Movimento e, pur con accenti diversi e dentro una inevitabile articolazione di posizioni, consideriamo utili le posizioni espresse sia sul merito delle proposte avanzate in questi mesi (passare dalla inutile e fallimentare strage di animali contro le imprese alla strategia della prevenzione e della condivisione) sia nel metodo necessario per uscirne”. Una delle domande che il movimento aveva posto alla politica era stata diretta e non consentiva giri di parole: “Cosa pensano i partiti e la politica nazionale del fatto che, pur di fronte a innumerevoli richieste e circostanziate proposte di merito, sia il Ministro alla Salute Roberto Speranza che il Presidente della Regione Vincenzo De Luca non hanno mai voluto incontrare il Movimento di allevatori e cittadini liberamente organizzato su base democratica per esercitare un legittimo diritto costituzionale? Chi o cosa lo impedisce?”
Tutte le forze politiche presenti si sono espresse chiaramente stigmatizzando questa circostanza e impegnandosi a operare per superarla.
“Altrettanto trasparentemente dobbiamo esprimere particolare delusione per quanti non hanno partecipato e, soprattutto per l’assenza dei rappresentanti del PD, che in Campania ha una particolare responsabilità per esprimere la maggioranza regionale; ci attendevamo di sapere e conoscere la linea del Partito su una vicenda che si sta trascinando nel tentativo di non dare risposte da troppo tempo” così sempre Gianni Fabbris che ha sottolineato “Non è più il tempo di attardarsi, servono risposte e servono ora, per evitare che il comparto precipiti in una condizione irreversibile e chi ha la responsabilità politica del Governo non può rimanere in silenzio. Pur continuando ad attendere risposte, ci predisponiamo, comunque, a continuare il nostro percorso per come lo abbiamo ampiamente annunciato”.
Dopo l’importante assemblea della mattina (che, fra l’altro si è chiusa con la proposta di organizzare una delegazione a Bruxelles per presentare in Europa la Campagna in Difesa della Bufala e per chiedere al Parlamento Europeo se sa spiegare come sia possibile che oltre un miliardo di finanziamenti pubblici gestiti dall’IZSM, abbiano prodotto il fallimento certificato dai numeri), la sessione del pomeriggio ha indicato la strada davanti alla vertenza per salvare le bufale: “di fronte alla strategia del muro di gomma che nega gli spazi di democrazia per non cambiare nulla e continuare nella via del disastro, occorre compiere un salto organizzativo per diventare una vertenza generale per difendere la dignità di chi lavora la terra, alleva e pesca nel mare e di tutti i cittadini nel loro diritto ad avere garantito il cibo di territorio, alla sicurezza ed alla Sovranità Alimentare”.
Per questo dalla giornata di Roma viene la decisione di produrre, in accordo con tutti i movimenti e le realtà italiane impegnate a resistere alla lenta agonia della funzione produttiva e di lavoro delle aziende rurali ad uno scatto unitario di mobilitazione.
“Nei prossimi giorni saremo in campagna elettorale, la nostra campagna elettorale, quella che non ha candidati se non uno: il futuro e la dignità di chi lavorando la terra, allevando e pescando produce il cibo per le tavole dei cittadini. Quella che chiederà conto ai Partiti delle risposte che finora non arrivano”.
L’Assemblea del pomeriggio (cui hanno partecipato rappresentanti di diverse realtà di allevatori e agricoltori in mobilitazione in Italia e di diverse realtà produttive) ha annunciato due importanti passaggi: un appuntamento nei prossimi giorni per coordinare le attività e per indire la mobilitazione per la dignità e il futuro dell’agricoltura e dell’allevamento e l’apertura nel territorio casertano di una prima fase di mobilitazione già nei prossimi giorni perché, ha spiegato Fabbris “se la politica non ha orecchie per intendere, il nostro interlocutore sarà il Prefetto che non potrà che non prendere atto della profondita della crisi e della risposta degliu allevatori”.
Nelle prossime ore verrà convocata l’assemblea degli allevatori e dei loro alleati per condividere la valutazione e per decidere operativamente sulle iniziative al termine di questi 10 giorni straordinari iniziati con il Bufala Tour il 18 luglio, proseguiti con la mobilitazione di trattori a Napoli del 21 e conclusa oggi con l’iniziativa nella Sala delle Bandiere a Roma.
Per intanto, una cosa è chiara: “Se qualcuno pensa di accontentare gli allevatori e il Coordinamento con la pacca sulla spalla o con la strategia dell’indifferenza, magari contando sul venire meno del Coordinamento, sbaglia i suoi conti: siamo sempre più determinati e uniti. Saremo in campagna elettorale, lo saremo attivamente e non lo saremo solo a Caserta ma ovunque questa vertenza parla del malessere profondo delle imprese e dei lavoratori della terra”: così ha concluso Gianni Fabbris dopo che Adriano Noviello ha letto in assemblea un messaggio ai politici, quello pronunciato da Pericle agli ateniesi che è diventato un Messaggio ai Casertani ed a tutti coloro che stanno resistendo alla crisi nelle aree rurali. “Nessuno si faccia illusioni; la crisi rurale non investe solo Caserta (il cui collegio elettorale in fondo può essere sacrificato) la crisi delle campagne investe tutta la Campania e ben oltre coinvolgenedo territoiri e aree in cui non aspetteremo inutilmente aspettando di sapere chi governerà per andare col cappello in mano”