Il ruolo della Procura della Repubblica di Matera

Le responsabilità della Procura di Matera
Approfondisci: Il ruolo della Procura di Matera ||| Perchè la denuncia alla Procuratrice di Matera ||| Verbale Audizione Prouratori della Repubblica di Basilicata alla Commissione Antimafia ||| Relazione DIA ||| Lettera Altragricoltura alla Commissione Antimafia ||| La denuncia alla Dott.ssa Gravina

 

Il Documento sull’audizione dei Procuratori della Repubblica di Matera e Potenza  può essere letto nella pagina dedicata (eventualmente da li scaricabile in PDF) ed  è un documento consultabile in questa pagina direttamente nel sito della Commissione Antimafia.
La lettura di questo documento apre uno squarcio inquietante su quello che sta accadendo in Provincia di Matera, sia perchè documenta quello che pensa la Procura della Repubblica di Matera sulla criminalità nel Metapontino (fuocherelli) ma anche perchè chiarisce la distanza fra quello che pensa la Procura di Matera e gli altri soggetti inquirenti (come per esmpio il Procuratore della Repubblica di Potenza). Prima della lettura del documento vale la pena fare una precisazione (altre le faremo successivamente e nelle sedi adeguate).

La precisazione. Nel mese di aprile 2014 la Commissione Antimafia, guidata dal Presidente Rosy Bindi, si è recata a Matera a seguito di diversi fatti accaduti nelle aree rurali del Metapontino in danno di aziende agricole (incendi, diserbanti nei campi, ecc.). L’audizione formale della Commissione Antimafia si è tenuta in Prefettura e in quella sede Gianni Fabbris a nome di Altragricoltura, del Soccorso Contadino e del Comitato TerreJoniche ha denunciato, come peraltro ha fatto anche Don Marcello Cozzi Vicepresidente nazionale di Libera, la situazione grave in Provincia di Matera.
Non solo alla Commissione Antimafia abbiamo dato una lettura fortemente preoccupata della situazione della legalità spiegando che la crisi pesantissima che colpiva le campagne stava lasciando spazi a fenomeni quale l’usura e (attraverso lo sciacallaggio) veri e propri passaggi di mano delle aziende agricole indebitate ma, soprattutto, abbiamo lamentato la sottovalutazione dei fenomeni e dei rischi in sede istituzionale e politica.
Soprattutto abbiamo criticato il fatto che, a nostro avviso, non si fanno le indagini sul rischio di presenza della criminalità organizzata o sulla gestione delle risorse pubbliche o che, quando si fanno, non si fanno in modo adeguato ed efficace. In particolare dai nostri interventi è emersa la critica per cui “Se cerchi la Mafia in Provincia di Matera come la cerchi in Sicilia o a Casal di Principe, allora due sono le possibilità: o hai scelto di non intervenire o non hai capito la natura di questo territorio che non ha una storia di famiglie criminali armate (che pure ci sono anche se non sono così forti) ma in cui le cordate di interesse per lucrare sulla crisi operano con sofisticati meccanismi e pratiche“.
Un atto di critica forte, dunque, in una sede isituzionale e la riserva a presentare documenti. Contenuti che, come vedrete nella lettura successiva, ha certamente prodotto la reazione della Procuratrice della Repubblica di Matera già nella sede dell’audizione che ha tenuto a Giugno a Roma presso la stessa Commissione seguita da quella del Procuratore di Potenza.
La Dott.ssa Gravina, che a Matera non aveva trovato il tempo per incontrare la Commissione Antimafia, nella sua audizione ripropone la sua lettura dei fatti che accadono “minimalista”. Lei non vede fatti di criminalità organizzata dietro gli incendi delle aziende agricole, non vede l’usura, declassa a “fuocherelli” ed a cortocircuiti e autocombustioni i fatti. Soprattutto ci attacca con forza accusandoci di fare agitazione per interessi oscuri e di usare “metodi non corretti”, dimostrando, chiaramente, di avere una forte prevenzione nei nostri confronti.
Impressionante il quadro che viene fuori da questa audizione non solo perchè è chiaro cosa pensa la Procura della Repubblica di Matera (non ci sono problemi e se ci sono vengono da chi li denuncia) ma anche perchè emerge quello che pensano le altre DDA delle altre Regioni e Province che, nei fatti, descrivono un territorio Materano crocevia di traffici su cui non si indaga adeguatamente e di una Commissione Antimafia che per bocca del suo Presidente con fare molto deciso, dichiara di essere fortemente preoccupata perché già una volta la sottovalutazione dei problemi in Provincia di Matera ha prodotto, poi, la sorpresa della scia di sangue a Montescaglioso.
Noi abbiamo letto questa trascrizione a Luglio e ci siamo riuniti una sera in Assemblea in una azienda agricola. Una bella assemblea partecipata e motivata in cui il Coordinatore di Altragricoltura ha annunciato: “Stanno per colpirci perchè stiamo toccando interessi forti e consolidati. Lo faranno cercando di colpire e delegittimare me per colpire tutto il movimento. Prepariamoci”.
Sarà un caso ma puntuale è arrivato l’attacco. Un attacco su cui faremo chiarezza fino in fondo e su cui non abbiamo alcuna intenzione di fare passi indietro. Anzi.
Buona lettura

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.