IL Coordinamento Europeo delle Organizzazioni aderenti a Via Campesina ha chiamato i propri aderenti e gli agricoltori Europei a “unire le forze” per “protestare contro la campagna dell’UE per la deregolamentazione del mercato e le politiche che minacciano un’agricoltura sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale” e, ribadendo il suo NO forte all’Accordo UE/Mercosur (con o senza reciprocità) indice una manifestazione a Liegi in Belgio per il 17 dicembre.
Oltre che il rifiuto dell’Accordo e delle strategie di deregolamentazione della PAC, pone a tema tre obiettivi centrali: una PAC equa e sostenibile per imprese, cittadini e territorio, la regolamentazione dei prezzi e del mercato, politiche di garanzia per i giovani agricoltori.
Altragricoltura sottoscrive condividendoli gli obiettivi e le iniziative di contrasto all’Accordo UE/Mercosur e le assume portandole alla discussione dell’incontro dell’Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare che si tiene proprio il 17 dicembre (il 17 dicembre è, anche, il giorno in cui corre l’anniversario dell’adozione da parte dell’Assemblea delle Nazioni Unite della dichiarazione dei Diritti dei Contadini e delle altre persone che vivono nelle aree rurali adottata a maggioranza nel 2018).
Pubblichiamo di seguito il testo dell’appello ad unirsi alla mobilitazione (Qui trovi il testo originale nel sito di Eurovia.org).
Questo il testo tradotto in Italiano dell’appello a mobilitarsi che il Coordinamento Europeo di Via Campesina rivolge (oltre che alle organizzazioni aderenti) agli agricoltori Europei.
Appello all’azione – 17 dicembre @Aeroporto di Liegi (11:00): I piccoli e medi agricoltori si mobilitano per prezzi equi e regolamentazione del mercato
I piccoli e medi agricoltori si mobiliteranno all’aeroporto di Liegi il 17 dicembre per protestare contro la campagna dell’UE per la deregolamentazione del mercato e le politiche che minacciano un’agricoltura sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale
Tre minacce politiche mettono a repentaglio l’agricoltura europea:
l’accordo di libero scambio UE-Mercosur,
il Quadro Finanziario Pluriennale (QFP)
e la proposta di PAC post-2027.
In tutti questi dossier, i responsabili politici stanno dando priorità agli interessi dell’agroindustria, delle lobby industriali e di altri settori rispetto agli agricoltori che nutrono l’Europa. Ciò minaccia non solo le famiglie di agricoltori, ma anche la capacità dell’UE di garantire la sovranità alimentare, prezzi equi e un futuro per i giovani agricoltori.
Le nostre richieste:
Respingiamo l’accordo UE-Mercosur, con o senza clausole di salvaguardia. Questo accordo di libero scambio aggrava la concorrenza sleale, fa scendere i prezzi e accelera l’abbandono degli agricoltori europei.
Abbiamo bisogno di una PAC forte, con un bilancio solido, ridistribuito ai piccoli e medi agricoltori. Meritiamo una PAC che rispetti i diritti degli agricoltori e dei lavoratori agricoli, e il diritto dei cittadini a un’alimentazione sana, prodotta nel rispetto dell’ambiente e del benessere degli animali.
Ci opponiamo alla deregolamentazione di pesticidi, OGM, sementi, norme sulla deforestazione, tasse sul carbonio e altri standard. La deregolamentazione non migliora i redditi degli agricoltori. Chiediamo una regolamentazione del mercato e standard sociali e ambientali rigorosi che tutelino l’agricoltura sostenibile e le comunità rurali.
Chiediamo un ricambio generazionale garantito; senza prezzi equi, regolamentazione del mercato e un adeguato sostegno pubblico, l’Europa perderà la sua prossima generazione di agricoltori. Abbiamo bisogno di politiche UE che consentano ai giovani di entrare, rimanere e vivere di agricoltura.
Perché ci stiamo mobilitando?
Il 18 e 19 dicembre si riunirà il Consiglio europeo per decidere, molto probabilmente, su UE-Mercosur, sul bilancio del QFP e sulla riforma della PAC. Queste decisioni plasmeranno il futuro dei sistemi alimentari dell’UE.
L’ECVC invita i suoi membri e gli agricoltori di tutta Europa a unire le forze il 17 dicembre e a dire:
- NO! a UE-Mercosur
- NO! alla deregolamentazione
- SÌ! a prezzi equi e alla regolamentazione del mercato
- SÌ! a una PAC forte che possa garantire un modello agricolo sostenibile
- SÌ! a un futuro per i giovani agricoltori







1 commento
In poco tempo, due continenti saranno operativi con i nuovi OGM, NGT, nuove tecniche del genoma. Africa e Sud America saranno i paesiche produrranno cibo con semi modificati nel genoma, il cibo Europeo è a rischio, non ha più senso essere patrimonio
dell’ UNESCO. È doveroso proteggere il cibo italiano .
Attenzione questa è gente pericolosa, per i soldi distruggeranno chiunque si oppone a questo progetto.
Non sono un catastrofista, sono solo realista. Facciamo,ognuno nel nostro piccolo, la nostra ribellione, è tempo di banditismo.
Bandire il piano Mattei, MERCOSOUR, NGT- TEA.
È UN DOVERE CIVICO.