Ciao Mariuccia. Ora il tuo nome lo ricordo

di Gianni Fabbris (7.10.22)

Ieri, dopo anni di sofferenze, speranze, di una lotta che non ho paura a chiamare eroica, Mariuccia ci ha lasciati. Un male spietato, di quelli per cui si sarà chiesta migliaia di volte del perché “proprio a lei”, alla fine, ha avuto ragione della sua tenacia coraggiosa ricordando a tutti noi che non tutto è nel potere delle nostre volontà, lasciando un vuoto profondo nella sua famiglia e una triste costernazione a quanti la hanno conosciuta ed a tutta la vasta comunità di Altragricoltura.
Una presenza riservata e schiva ma attenta da madre e da moglie, impegnata ad osservare ed a testimoniare con dignità i lunghi anni in cui il vortice della crisi ha cancellato famiglie, storie, ricchezze, volontà, speranze. Una presenza salda di una donna “meridionale orgogliosa e fiera” che ha saputo tenere unita la sua famiglia negli anni in cui è finita nel mirino di speculatori senza scrupoli ma dai molti volti, a volte inaspettati e a volte scontati, sempre tragicamente crudeli.
Una famiglia rurale che è passata dalle certezze economiche degli anni in cui fare agricoltura era una bella impresa redditizia agli anni tristi e duri dell’attacco di molti sciacalli che si contendevano e si contendono le spoglie di quello che è rimasto degli investimenti e del duro lavoro delle famiglie degli agricoltori.
Mariuccia si è consegnata ad un ruolo di donna meridionale fiera, madre, moglie, garante e diga di una famiglia che ha sempre saputo di avere nella sua dolcezza ferma un punto di forza saldissimo.
Lo ha fatto come fanno molte donne delle famiglie rurali che sentono come proprio il ruolo di tutrici e garanti della famiglia, luogo e spazio dell’unità solidale; lo ha fatto con dignità e fierezza; silente ma salda.
Tante sono state le “aggressioni” con cui ha dovuto fare i conti. Quella degli speculatori in doppio petto della Grande Distribuzione Organizzata che hanno chiuso improvvisamente i contratti di acquisto mettendo sul lastrico un centinaio di famiglie di cui Maurizio Ciaculli (suo marito) era responsabile dirigendo una florida attività dopo aver capito che Maurizio non si sarebbe piegato al ricatto, quella degli esecutori mafiosi che sono andati a “consigliare” Maurizio di ritirare le denunce, quella dei personaggi anonimi che hanno compiuto attentati intimidatori avvelenando i suoi amati animali o colpendo le auto della famiglia.
E’ stato a Vittoria, in occasione di una manifestazione organizzata da Altragricoltura all’indomani di una delle intimidazioni contro la sua famiglia. che ho avuto l’immagine più nitida di come Mariuccia interpretava il suo ruolo in un episodio che conservo come intimo ma che proprio ora torna manifestandosi con melanconica dolcezza e vale la pena di condividere in un gesto di riconoscimento.
Il Corteo in Difesa di Maurizio e della sua Famiglia si era snodato per le vie della Città, dietro uno striscione che diceva “La crisi è economica e sociale e la Mafia ne approfitta”. A me toccò concludere dal palco la manifestazione.
Mentre parlavo, dovetti fare i conti con uno dei blocchi mentali in cui inciampo spesso …. non ricordo i nomi, faccio una fatica incredibile a ricordarli nei momenti in cui più miservono. Dovevo esprimere la solidarietà a Mariuccia e Maurizio ma mi accorsi di non ricordare il nome di lei.
CErcai di dire un paio di frasi per prendere tempo prima di pronunciare la solidarietà, provando a non andare nel panico e sperando che il nome mi arrivasse finalmente dal groviglio inestricabile di parole in cui si era incastrato nella mia mente, poi non potendo più girarci intorno, dissi qualcosa tipo “La nostra vicinanza e tutto il nostro sostegno a Maurizio ed alla sua compagna”.
Fu un modo certamente non elegante di limitare i danni ma pensai di essermela cavata. Al massimo. pensai, dovrò chiederle scusa per non aver ricordato il suo nome; farò appello, come ho fatto tante volte, alla mia smemoratezza, confidando sulla sua saggia tolleranza.
In realtà non disse niente ma mi arrivò il messaggio diritto e sorprendente per me. Qualcuno il giorno dopo mi raccontò della sua reazione: “Dite a Gianni che io non sono la compagna di Maurizio Ciaculli, sono la moglie”.
Ne rimasi molto sorpreso, non me lo aspettavo. Non lo avevo messo nel conto e nel tempo, quando ho avuto modo di incontrare Mariuccia ed anche l’ultima volta a Luglio scorso mentre era sofferente a casa sua, ci abbiamo scherzato. O meglio, io ci ho scherzato, lei non ha mai detto nulla ma io ho scorto nello sguardo (o cosi mi è parso) un mezzo sorriso sardonico e soddisfatto quasi a dire “Ah! L’hai capito allora!”.
Non so se abbia un senso per gli altri in un momento di dolore profondo ricordare un episodio in fondo “piacevole”. So che, per quanto la famiglia sapesse dell’inevitabilità dell’esito della malattia, non c’è mai una ragione ad una perdita cosi importante e nessuna frase può rimediare alla perdita. So anche che a Maurizio, Giovanni e Maria Giovanna, oltre il mare di dolore che ha accompagnato gli anni della sofferenza e della resistenza alla malattia, di Mariuccia vorranno e sapranno conservare quel gran lascito di bellezza, forza e serenità che lei ha saputo coltivare. Ed è quello che noi di Altragricoltura, porteremo dentro.
Ciao Mariuccia, grazie … noi continuiamo.

5 commenti

Vai al modulo dei commenti

    • Antonio il 7 Ottobre 2022 alle 11:26
    • Rispondi

    Come sempre, caro Gianni riesci ad esprimere il dolore del nostro Caro Maurizio con garbata eleganza, noi tutti di Altragricoltura ci uniamo allo sconforto della famiglia Ciaculli, per la scomparsa di Mariuccia.

    • Teresa il 8 Ottobre 2022 alle 6:28
    • Rispondi

    Bellissime parole in un momento di dolore e come abbracciare la famiglia e dire mi dispiace un abbraccio alla famiglia mi dispiace per il dolore che li ha colpito vi porgo le mie condoglianze 🙏🙏🙏

    • Teresa il 8 Ottobre 2022 alle 17:16
    • Rispondi

    Condoglianze a tutta la famiglia 🙏🙏🙏

  1. Condoglianze La famiglia 🙏🙏

    • Avv michele il 8 Ottobre 2022 alle 21:46
    • Rispondi

    Sono l’Avvocato michele di MATERA, e Saluto con Fierezza ed Orgoglio la famiglia Ciaculli di VITTORIA, dove fui Ospite con Gianni .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.