Sovranità Alimentare, Sindacato di filiera, territorio e comunità: il progetto c’è. Ora al lavoro!

Quella che si è appena consumata a Casal di Principe, fra il 17 e 18 ottobre, è stata una due giorni ricca, intensa, impegnativa, partecipata che non mancherà di segnare la grande novità che si sta annunciando nelle aree rurali, nelle marinerie e nelle comunità urbane.

Con la Conferenza Nazionale d’organizzazione di Altragricoltura del 17 ottobre, agricoltori, allevatori e pescatori insieme a tutto un mondo di tecnici ed esperti che ne sostiene le ragioni, si sono dati la loro visione del progetto autonomo per superare la crisi e rilanciare il futuro mettendo in campo indicazioni chiare su chi e come deve rappresentarlo. Soprattutto sulle loro proposte e gli strumenti necessari per saldare l’accordo e il progetto di una impresa che ritorni ad assumere responsabilità e centralità grazie all’accordo forte con i trasformatori artigiani e le le altre micro, piccole e medie imprese dell’agroalimentare.

Altragricoltura, che continua a coltivare la sua natura di Movimento e Rete, esce dalla Conferenza del 17 mettendo in campo dopo un lungo anno di lavoro la Confederazione Sindacale per la Sovranità Alimentare Altragricoltura.

Settanta delegati nel primo dei due giorni di lavoro si sono incontrati per assumere democraticamente le scelte provenendo dalla maggior parte delle Regioni Italiane. Delegati da 4 Federazioni costituite (la Federazione del Bio per l’Agroecologia, la Federazione degli Agricoltori e dei Contadini, la Rete dei Pescatori Artigianali del Mediterraneo, l’Associazione dei Pastori e degli Allevatori), da 5 Associazioni di Scopo (Il Centro Servizi, il Soccorso Contadino, la Rete dei Municipi Rurali, La Fondazione per la Sovranità Alimentare e la Rete PerlaTerra), di due campagne di mobilitazione sociale, la Campagna contro la crisi (Mov. Trattori – Telodoioilmadeinitaly) e l’Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare e dal progetto strategico dell’UNIAPA (l’Unione degli Agricoltori, degli Allevatori e dei Pescatori) hanno lavorato in 4 sessioni di lavoro.

Le decisioni sono state assunte nella Assemblea finale della tarda serata dopo l’assemblea plenaria iniziale, una sessione riservata a tre gruppi di lavoro trasversali (Autonomia organizzativa, economica e sindacale; Comunicazione, Formazione e Promozione; Iniziative e campagne) e due commissioni (“Agenda” che ha proposte le iniziative comuni da sviluppare nei prossimi mesi e “Elettorale”).

Un primo immediato risultato è il rafforzamento del profilo della Confederazione Altragricoltura che si arricchisce nel gruppo dirigente di rappresentanti di diversi territori e settori produttivi ma anche di competenze e capacità tecniche consegnando alla Direzione Nazionale gli elementi per completare con la nomina dell’Esecutivo Nazionale, dell’Ufficio di Tesoreria, con il progetto del Dipartimento Organizzazione e con l’adozione della Carta Etica e del Regolamento gli strumenti su cui si estende e si avvia l’apertura delle sedi territoriali su tutto il territorio nazionale.

Dal confronto fra le esperienze di Altragricoltura e quelle del mestiere degli Agricoltori della CNA esce un quadro “forte e chiaro” del progetto da parte delle imprese del “primario” (allevatori, agricoltori e pescatori) e dei loro alleati del sindacato di filiera di territorio e di comunità che sarà confrontato, integrato e sviluppato nel prossimo periodo con quella degli altri mestieri rappresentati dalla CNA Agroalimentare (i pastai, i panificatori e dolciari, i ristoratori, gli alimentaristi, i produttori di bevande) in modo da comporre il progetto delle piccole e medie imprese dell’agroalimentare tutto.

Progetto che ha avuto subito un primo banco di prova nella iniziativa del 18 ottobre nel simbolico sito di Casa Don Diana vero e proprio Tempio del riscatto del Territorio contro la Camorra e per una società ed economia della Giustizia e della Legalità.

Salvatore Cuoci, presidente del Comitato Don Diana che ha ospitato l’evento di avvio della Costituente per la Sovranità Alimentare proposta da CNA Agroalimentare, da Altragricoltura e dalla Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare, ha accolto da sognatore e costruttore di una società giusta i sognatori e costruttori di un cibo giusto ricordando quanto i percorsi stiano diventando comuni.

Con la presentazione del segretario generale di Altragricoltura CSSA, le conclusioni di Francesca Petrini, Presidente nazionale della CNA Agroalimentare e il coordinamento di Pasquale Corvino ha preso forma la proposta di dare vita ad uno spazio comune di lavoro aperto a quanti vorranno partecipare (la Costituente per la Sovranità Alimentare) con due obiettivi concreti: avviare un Forum sulle Riforme per confrontare e sviluppare le proposte su cui impostare il progetto nuovo dell’agroalimentare del futuro e costituire un Laboratorio Rete di Pratiche sociali, economiche e sindacali che sperimenti e implementi le nuove forme di relazione , alleanza e rete fra i diversi soggetti interessati al cambiamento, ovvero le imprese, i lavoratori e i cittadini fruitori del cibo e del territorio.

Ricco il confronto in sala che ha registrato le adesioni e la disponibilità di importanti realtà come l’UNCI Agroalimentare (l’unione delle Cooperative Italiane) che è intervenuta con il presidente Nazionale Gennaro Scogniamiglio, il SIFUS (sindacato dei bracciati e dei lavoratori forestali) intervenuto con il Segretario Nazionale Maurizio Grosso che ha, fra l’altro, annunciato la firma congiunta con Altragricoltura del contratto nazionale di lavoro che viene depositato al CNEL, l’Associazione TERRA con Gabriella Ferrario (“siamo qui per capire come possiamo lavorare insieme superando laseparatezza con cui operiamo spesso con obiettivi comuni”), il movimento di Ultima Generazione (che con Beatrice Costantino dice: “sappiamo di essere ingombranti per le forme di lotta e denuncia che abbiamo assunto ma siamo animati da vere istanze di cambiamento e stiamo imparando e stiamo imparando anche da voi ….. siamo pronti al confronto”), il distretto Agroalimentare delle Murge e del Bradano (con il Prof. Arturo Casieri suo Presidente che porta le aspettative di molte realtà territoriali che si stanno organizzando nei biodistretti e che hanno bisogno di trovare percorsi comuni).

Diversi i messaggi di quanti stanno aderendo pur non essendo presenti, fra questi quello di Ugo Mattei, Presidente del Movimento Generazioni Future “Cari amici /che, mi congratulo di cuore per l’ imponente lavoro che avete svolto nel fare convergere le realtà dei pescatori, degli agricoltori, degli allevatori, degli artigiani. In questa nuova realtà organizzativa costituente, Generazioni future, da sempre accanto alle vostre istanze, sarà presente anche in questa occasione.”

A ricordare quanto importante e impegnativo sia stato il lavoro di un intero anno lo ricorda Tano Malannino presidente di Altragricoltura, lo sottolinea nelle conclusioni della prima parte assembleare del 18, Francesca Petrini per la CNA Agroalimentare e lo testimonia, fra l’altro, la presenza in sala di una parte importante del gruppo dirigente della CNA intervenuto, oltre che con il nuovo Presidente Nazionale del Mestiere degli agricoltori Francesco Annino con uno dei massimi dirigenti dell’organizzazione, Gabriele Rotini Capo di Gabinetto della Confederazione.

Nella Tavola Rotonda della seconda parte della mattinata, è toccato proprio a Rotini per la CNA, oltre che a Enrico Migliaccio (allevatore bufalino casertano) per Altragricoltura, chiedere conto alla politica di cosa intende fare di fronte alla crisi ed alle istanze degli agricoltori, dei pescatori, degli artigiani che da tempo stanno ponendo le richieste del cambiamento e di un Made in Italy che non sia solo i marchi speculativi con la bandiera tricolore ma senza la materia prima prodotta nei nostri territori dalle piccole e medie imprese sempre più in difficoltà. Stimolata dal coordinatore Peppe Pagano che ricorda a tutti il modello positivo di collaborazione attiva fra imprese e comunità messo in piedi nel territorio casertano dalla mobilitazione vincente degli allevatori di Bufala per ottenere la nomina del Commissario Nazionale per la BRC e TBC, la Senatrice Gisella Naturale (vicepresidente delle Commissione Politiche Europee del Senato e componente della Commissione Attività produttive) rappresenta il quadro di una politica chiamata a sciogliere nodi ormai non più rinviabili di fronte ai rischi grandissimi di accelerazione della crisi anche per i dazi imposti da Trump e i tagli che si annunciamo alla PAC.

Scelte politiche che, ricorda nelle conclusioni della due giorni Renato Natale già sindaco di Casal di Principe, amico di Don Diana e impegnato nel difendere le istanze degli allevatori del territorio durante tutta la loro vertenza “hanno bisogno di essere sollecitate e chieste da una forza sociale capace di guardare al futuro. Una forza sociale e sindacale che in questi giorni, grazie al nuovo protagonismo delle imprese ed a quella parte della società che scende in campo con loro chiedendo Riforme, si sta concretizzando come appare chiaro dal progetto della Costituente per la Sovranità Alimentare”

Le delegazioni che hanno partecipato a questa due giorni rientrano a casa sapendo con chiarezza cosa fare e per cosa farlo. Ora è il tempo di mettere a terra il progetto sviluppando il lavoro

1 commento

    • Antonio De Simone il 20 Ottobre 2025 alle 15:11
    • Rispondi

    Era ambizioso, non è vero che l’utopia rimane solo un sogno, se si è costante, l’utopia lascia il sogno realizzarsi, ora abbiamo l’arma per difenderci.
    Insieme possiamo andare oltre il sindacato di filiera.

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