Il primo risultato dopo mille giorni di vertenza: auguri al Commissario Nazionale, grazie a quanti si sono spesi. Ora avanti fino in fondo

Sarà l’incontro di questa sera agosto 2024 convocato fra gli allevatori del Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino e la Rete Interregionale Salviamo l’Allevamento di Territorio a decidere le prossime iniziative sia in merito alla attuazione dei Piani per risolvere i problemi della BRC e della TBC nelle regioni meridionali ancora vergognosamente colpite da questo flagello per effetto del fallimento dei Piani di eradicazione regionali, sia di fronte alla crisi economica. La riunione di questa sera è una delle diverse che si sono tenute nell’ultimo mese fra gli allevatori dopo che Altragricoltura – Confederazione per la Sovranità Alimentare ha indetto lo stato di agitazione in preparazione di una nuova fase delle iniziative degli allevatori in particolare nelle regioni meridionali.

Per ora, dopo l’annuncio ufficiale della nomina del Dott.Nicola D’Alterio a Commissario Nazionale per la Brucellosi e la TBC nelle regioni non indenni, è il tempo della soddisfazione per gli allevatori che si sono impegnati in una lunga e dura vertenza avviata, ormai, circa 1000 giorni fa con i primi incontri preparatori (fine del mese di novembre 2021) che hanno prodotto il primo documento costitutivo del Coordinamento Unitario il 3 Gennaio 2024 su cui si è avviata una lunga vertenza con un primo sciopero della fame condotto dall’11 gennaio 2022 da Adriano Noviello e Peppe Pagano.

“Oggi gli allevatori incassano il primo vero risultato di una vertenza che ha dimostrato tutta la sua forza. Un risultato perseguito con determinazione, lucidità, passione nel territorio Casertano per diventare vertenza nazionale. Un risultato che ha indicato con chiarezza fin dal primo documento gli obiettivi e la posta in gioco: cambiare verso alla strategia fallimentare delle regioni e dei loro terminali di interessi fin dentro le strutture ministeriali, denunciare e contrastare il business di poteri sempre più forti cresciuto nel tempo sulla BRC e la TBC, togliere il potere assoluto e l’impunità a chi ha fallito senza dover mai rispondere del proprio fallimento, avviare la soluzione dei problemi coinvolgendo gli allevatori, i cittadini e le comunità. Su questo gli allevatori hanno tenuto la loro vertenza e su questo oggi colgono il primo dei risultati attesi: la nomina del Commissario Nazionale come primo atto di discontinuità nella gestione fallimentare del passato” commenta Gianni Fabbris.

“In realtà abbiamo solo conquistato il campo di gioco. Ben sappiamo che ora inizia la vera partita. Prima che iniziasse la vertenza del Coordinamento Salviamo le Bufale, la vicenda delle zoonosi in Campania (e poi abbiamo scoperto in Sicilia, in Puglia e in Calabria) si svolgeva nel silenzio e nell’indifferenza. In campo c’era una sola squadra, un solo racconto, la partita era in notturna, senza riflettori, a porte chiuse e senza pubblico, con un arbitro che (quando proprio doveva intervenire perché non poteva farne a meno) emetteva sentenze a senso unico e espelleva i giocatori avversari che osavano scendere in campo. Con la nomina del Dott. D’Alterio, finalmente, la partita può iniziare. I riflettori sono accesi 24 ore al giorno, la squadra degli allevatori e dei loro alleati è in campo forte, organizzata e capace di condurre strategie e tattiche per un calcio efficace e moderno. Sono scesi in campo attori politici, tecnici, sociali in grado di garantire un arbitraggio leale. Soprattutto ora nello stadio c’è il pubblico… c’è un’opinione pubblica che ha capito, che sa, che non si è fatta irretire dalle provocazioni e la propaganda interessata di chi ha fallito (vedi il Dott. Limone) e usa l’arma della mistificazione e della demagogia (vedi il Presidente De Luca)”

Ancora: “Ringraziamo quanti hanno facilitato il risultato rendendo possibile quello che solo mille giorni fa sembrava impossibile. Sappiamo di poter contare su di loro per i compiti nuovi che ci attendono: riuscire dove finora le Regioni hanno fallito. Speriamo che le forze speculative e corporative facciano un passo di lato, imparino la lezione democratica che viene dalla società civile e dismettano le pratiche che nei decenni hanno condannato gli allevatori, gli animali e le comunità a pagare i prezzi delle loro scelte. Lo speriamo vivamente ma mettiamo nel conto di dover continuare nella azione che abbiamo messo in campo in questi 3 anni di vertenza e, dunque, ci predisponiamo a sostenere il lavoro del Commissario Nazionale, perché il nostro obiettivo è quello di risolvere i problemi della BRC e TBC e poter, finalmente, dispiegare un piano di rilancio degli allevamenti e dei prodotti nelle aree colpite.”

Fabbris conclude: “Auguri di buon lavoro al Commissario D’Alterio che, sappiamo, è la figura più indicata per ricostruire quel clima di fiducia e collaborazione fra le istituzioni e i portatori di interesse, lacerato dalle azioni e dalla pratiche di figure compromesse in Campania e nelle altre regioni. Abbiamo messo nero su bianco le nostre proposte in una lettera inviata qualche giorno fa al Sottosegretario on.le Marcello Gemmato chiedendo a lui ed al Dott. D’Alterio un incontro urgente per valutare il merito delle proposte degli allevatori e inaugurare, cosi, una stagione nuova finalizzata alla soluzione dei problemi .”

Vedi la lettera inviata a Gemmato e D’alterio https://altragricoltura.net/articoli/fabbris-scrive-al-sottosegretario-gemmato-il-primo-cambiamento-e-il-coinvolgimento-degli-allevatori/

3 commenti

    • Antonio De Simone il 13 Agosto 2024 alle 15:55
    • Rispondi

    Solo chi sa arrampicarsi sugli specchi potrà raggiungere impensabili obiettivi.
    Ora più che mai si può iniziare la vera riforma agraria, il primo punto è stato raggiunto, la premessa di un patto costituente, finalmente allevatori, agricoltori pescatori potranno stipulare la costituente del settore primario basato sul bene pubblico.
    L’ azienda agricola non fallisce. ” Mai”

    • Domenico Fenizia il 13 Agosto 2024 alle 17:29
    • Rispondi

    Brucellosi e Tubercolosi del bufalo
    Sono oltremodo felice per il cambio di passo e spero che il nuovo commissario comprenda che la logica degli scellerati abbattimenti non è vincente. Bensì, lo sono: l’attenta analisi epidemiologica, e l’uso di strumenti alternativi per contenere e poi vincere le argomentate infezioni. Tra questi : la difesa degli animali nei confronti dei patogeni ( separando gli infetti e i sieropositivi…….., in special modo elevando il livello medio di immunizzazione di tutti i gli animali ) e soprattutto un analisi del rischio da effettuare frequentemente, zona per zona, per adattare e trovare flessibili soluzioni ai diversi problemi. A questo va aggiunto il rilievo e la selezioni di una popolazione in parte resistente alla brucellosi e tubercolosi, considerando che, come è stato dimostrato, parte dei bufali posso anche guarire e che la positività analitica indiretta non significa sempre infezione conclamata, ma solo un particolare stadio della malattia che non sempre si conclude nella latenza e di cui il nostro può anche liberarsi. Se questi fattori non saranno partecipati osserveremo il perpetrarsi a lungo delle infezioni citate, con i conseguenti gravi danni, osservati ormai da tantissimi anni e di cui nessuno mai si è reso o è stato riconoscuto responsabile . Da quando, in effetti, hanno inserito nei progetti di risanamento del bovino anche il bufalo. Questo, nei fatti, è totalmente diverso!!!!

    • Domenicantonio De Masi il 14 Agosto 2024 alle 19:09
    • Rispondi

    Finalmente a livello nazionale, si sono resi conto che la politica portata avanti dal commissario, nominato dal duo :De luca Caputo e con la supervisione di Limone, non ha portato alle sperate promesse, anzi ha peggiorato la situazione. Ci sono voluti tre anni per capirlo, ma ora si rimbocchino le maniche e facciano il lavoro che fino ad or NON HANNO SAPUTO METTERE IN Campo., per scarsa professionalità di chi sta gestendo da troppo tempo il settore.

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