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Il Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino, ha ottenuto, grazie alla propria mobilitazione che ha coinvolto un intero territorio e la gran parte degli allevatori, che la Regione Campania abbia introdotto nel nuovo piano importanti novità come la Vaccinazione e l’autocontrollo. Se fino a Dicembre, infatti, la Regione continuava a sostenere che vaccinazione e autocontrollo non erano possibili, a Marzo sono state introdotte. Non è stato un regalo, quanto, piuttosto, il risultato dell’impegno di tanti contro una visione distorta e miope che puntava a risolvere i problemi con l’unica fallimentare politica degli abbattimenti. Pur essendo stati inseriti importanti elementi di novità come noi chiedevamo, il nuovo piano adottato dalla Regione, sfortunatamente, non è quello che gli allevatori e i cittadini chiedevano. Il Coordinamento ha giudicato il Piano adottato “contraddittorio, pasticciato, destinato a fallire nell’obiettivo di eradicare la brucellosi e la tbc e ad aggravare la condizione delle aziende” e sta operando per introdurre le modifiche sostanziali che lo rendano efficace e utile sia a risolvere i problemi della Brucella e della TBC sia a rilanciare le aziende rafforzandole.
La conferenza stampa di venerdi 6 maggio a Napoli (ore 11 Circolo Artistico Politecnico, P.zza Trieste e Trento 48) sarà l’occasione per ristabilire la verità partendo dai numeri del fallimento del piano precedente, dai documenti ufficiali che saranno offerti alla stampa e dall’analisi di modelli positivi da cui trarre indicazione su come in realtà andrebbe implementato il nuovo piano.
Sarà, anche. l’occasione per ascoltare dal Prof. Vincenzo Caporale (uno dei massimi esperti mondiali in tema di malattie infettive animali e della brucellosi in particolare) le ragioni che hanno portato al successo del piano che prevedeva la Vaccinazione e che aveva già praticamente azzerato la malattia in provincia di Caserta. Quel piano è stato Coordinato e ispirato dal Prof. Vincenzo Caporale che interverrà nella Conferenza stampa. Piano cui è seguito. a partire dal 2014, un cambio di strategia ispirato e gestito dallo stesso gruppo di esperti che si ripropone di gestire il nuovo piano. Questo cambio di strategia è stato fallimentare nei numeri e nei risultati come si documentano dai numeri e dai dati che verranno ulteriormente offerti all’opinione pubblica
Durante la Conferenza stampa verrà documentata la richiesta che cambi la struttura degli esperti chiamati a gestire il Piano e che venga indicato un Commissario ad Acta per la sua gestione. Richiesta che viene avanzata nell’interesse delle stesse scelte politiche della Regione che, per essere applicate e diventare efficaci, devono essere scritte in maniera coerente.