Gli allevatori stiano calmi, rafforzino la mobilitazione democratica e rispettino le leggi esattamente come dovrebbero fare le istituzioni.Niente scuse: è il tempo delle risposte per evitare il disastro
“La situazione è sempre più delicata e critica nelle campagne del casertano per colpa dei ritardi della Regione e del pantano in cui si è cacciata l’azione istituzionale di governo. Situazione di cui i veterinari e gli allevatori sono le prime vittime” dichiara Gianni Fabbris a nome del Coordinamento Unitario, ricordando che la scorsa settimana ha inviato una lettera al Consiglio Regionale della Campania in cui ha denunciato le gravissime responsabilità della Giunta Regionale della Campania nell’essersi infilata in un “vicolo cieco” da cui non riesce ad uscire, trascinando l’intero territorio e il comparto in una gravissima situazione.
Dopo la lettera inviata il 18 giugno scorso ai Capigruppo ed all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale chiedendo loro di intervenire assumendo la pienezza della responsabilità che è in capo alla massima assise politica e democratica della Regione (il Consiglio dove siedono gli eletti dai cittadini), Fabbris oggi è tornato a scrivere alle istituzioni regionali. Questa volta la missiva è indirizzata ai Presidenti delle due Commissioni V e VIII del Consiglio Regionale che hanno convocato le due commissioni in seduta congiunta per martedi prossimo con all’ordine del giorno l’esame del Piano per l’Eradicazione della Brucellosi e della TBC bufalina in Campania.
Il Coordinamento Unitario rileva che ” … il Vice Presidente della Giunta Regionale della Campania Fulvio Bonavitacola, aveva assunto l’impegno pubblico di approfondire il tema al fine di sottoporre alle valutazioni del Consiglio e delle parti sociali una ipotesi di soluzione delle controversie in atto in merito all’adozione del Piano stesso. Sono passate molte settimane da allora ed abbiamo avuto contezza del fatto che, in un incontro con i sindaci, lo stesso Vice Presidente Bonavitacola abbia presentato in bozza il frutto di un lavoro sviluppato dai suoi Uffici. Bozza di cui, al momento, non abbiamo alcuna traccia ufficiale ma che, ci attendevamo, avrebbe potuto costituire la base per una nuova audizione su cui verificare le possibili convergenze. Al contrario, al momento, non abbiamo più traccia di nuove convocazioni di audizioni delle parti sociali per poter almeno prendere atto dell’esito del lavoro che per settimane abbiamo atteso.” Aggiunge Fabbris: “Sottolineando i nostri elementi di preoccupazione per i ritardi che stanno pesando sulla filiera bufalina e sul territorio, Vi chiedo di essere uditi.”
Quanto all’episodio riportato dalla cronache di stampa nella giornata di ieri che hanno dato conto di come siano rimasti coinvolti dei veterinari colpiti dalla reazione violenta di un operatore in una azienda durante dei controlli di routine, Gianni Fabbris sottolinea: “In attesa di capire meglio cosa è in realtà accaduto, sottolineiamo che l’azienda e l’operatore coinvolti nell’episodio non solo non fanno parte di alcuna delle Associazioni che compongono il Movimento ma, anche, che non ha mai partecipato ad alcuna iniziativa delle tante messe in campo dal Coordinamento.
Questo ci permette di rivendicare, di fronte all’ennesima provocazione dell’Assessore Caputo, proprio la funzione strategica del Movimento Salviamo le Bufale che ha avuto ed avrà un ruolo chiarissimo nell’orientare la lotta sindacale e la vertenza dentro i canali della partecipazione democratica e della legalità.
Ancora una volta chiamiamo gli allevatori e gli operatori del settore al massimo dell’impegno per costruire e rafforzare con la partecipazione la legittima lotta democratica e a non cedere mai e in alcun modo al tentativo di reagire con manifestazioni violente e individuali. La nostra forza sta nelle nostre ragioni e la nostra responsabilità sta nella capacità di rivendicare con fermezza il diritto a continuare a lavorare difendendo gli interessi generali e l’applicazione di quelle leggi che da altri sono troppo spesso contraddette. Quanto alle provocazioni dell’Assessore Regionale Nicola Caputo, che non ha perso ancora una volta occasione per scaricare le sue responsabilità sugli altri provando ad attribuire a noi le colpe, ricordiamo ancora una volta che la responsabilità della situazione di tensione nelle campagne casertane è tutta nella sua incapacità di offrire agli allevatori ed ai veterinari chiamati ad attuarlo un Piano decente.
Già per altri episodi (che si sono poi svelati una bolla di sapone presto scomparsi dalle cronache dopo essere stati gonfiati ad arte per gridare all’aggressione), avevamo espresso piena solidarietà ai veterinari ed agli allevatori tutti e due vittime di un Piano fallimentare”.
Il Coordinamento torna, ancora una volta, a sottolineare i tentativi di mistificazione della realtà in atto in queste settimane e, proprio per fare chiarezza, annuncia una importante iniziativa che si terrà il 18 luglio, il Bufala Tour di cui viene dato conto con un comunicato ad hoc nel pomeriggio di oggi 8 luglio.