Si è tenuta oggi a Borgo Appio presso il Presidio del Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino la Conferenza stampa di presentazione delle prossime iniziative della mobilitazione #teladiamonoilacampagnaelettorale che accompagnerà la campagna elettorale fino al 25 settembre 2022.
Gianni Fabbris ha illustrato gli obiettivi e le modalità proponendo l’interlocuzione con i leader e i candidati delle diverse forze politiche su tre temi: come pensano di risolvere la crisi del comparto bufalino aggravata dal fallimento del Piano antibrucellosi e tbc imposto dalla Regione Campania, cosa hanno fatto e cosa pensano di fare per evitare che le scelte politiche e istituzionali continuino a colpire il settore, come pensano di ricostruire le condizioni di confronto instituzionale che il Presidente De Luca e il Ministro Speranza si sono finora rifiutati di aprire come richiesto dai sindaci e dal Coordinamento?
A queste domande direttamente collegate al Piano adottato dalla regione e contestato dal pensiero scientifico e giuridico indipendente oltre che da un crescente numero di associazioni e sindaci, se ne aggiunge una di carattere più generale che punta a porre il problema del cambio di strategia nella gestione delle scelte di politica agricola di fronte ai dati sempre più preoccupanti della condizione del nostro comparto produttivo (in due decenni abbiamo perso circa la metà del nostro potenziale produttivo agricolo mentre cresce la capacità della filiera commerciale di drenare reddito e ricchezza)
Gianni Fabbris la ha posto chiaramente: “Abbiamo bisogno di una nuova stagione di riforme, di una vera NUOVA RIFORMA AGRARIA che restituisca a chi produce ed ai cittadini la centralità delle azioni istituzionali e politiche. Come nei decenni successivi alla guerra le lotte contadine, pagate con il sangue e la galera di tanti braccianti, riuscirono a ottenere l’accesso alla terra che fu espropriata ai latifondisti del tempo, cosi oggi dobbiamo tornare a garantire chi quella terra la lavora sottraendone il controllo ai molti speculatori finanziari, commerciali e tecnocratici che sono tornati a costituirsi in nuovo latifondo”. La Richiesta è chiara alla politica: aprire un dibattito in Parlamento finalizzato a ricostituire i diritti primari dei produttori e dei consumatori affermando la Sovranità Alimentare e la democrazia economica e ambientale come leva per garantire l’agricoltura artigiana, il cibo dei diritti e la transizione agroecologica.
Domande che gli allevatori pongono alla politica ma che chiamano in causa quanti fra i cittadini, le organizzazioni e le realtà sociali hanno a cuore il destino della nostra agricoltura e del nostro cibo. Tanto che il Coordinamento annuncia come nei giorni immediamente successivi l’insediamento del nuovo parlamento si terrà a Casal di Principe una convention aperta a tutti coloro che (parlamentari, movimenti e cittadini) decideranno di impegnarsi per portare nel Nuovo Parlamento le proposte per una nuova stagione di Riforme in Agricoltura fondate sulla proposta della Sovranità Alimentare.
Su questi temi le forze politiche sono invitate ad esprimersi venendo a Borgo Appio nei prossimi giorni con una modalità che prevede per tutti coloro che interverranno una modalità simile. Modalità che verrà inaugurata domani alle ore 13 con l’incontro fra gli allevatori e il segretario della Lega Matteo Salvini che verrà accompagnato dal consigliere regionale Giampiero Zinzi, candidato al parlamento.
Dopo gli interventi pubblici, se ce ne saranno le condizioni operative che andranno verificate in loco in ragione delle misure di sicurezza predisposte, l’incontro si sposterà in una delle stalle colpite dagli effetti della strategia imposta alle imprese dal Piano della Regione che, è bene ricordarlo, non solo sta aumentando la Brucella e la TBC e sta consentendo a molti speculatori di approfiuttarne ma ha già costretto 300 aziende a chiudere ed rischia di farne chiudere altrettante.
Il coordinamento invita gli allevatori, i cittadini ed i giornalisti a partecipare all’incontro di domani dalle ore 13 ed a quelli che si terranno nei giorni successivi con gli altri leader di movimento e di partito che verranno divulgati giornalmente in ragione delle disponibilità e delle richieste.
vedi il video della conferenza stampa
1 commento
De Luca, Caputo e Speranza non hanno compreso appieno il danno che stanno creando a se stessi ed ai gruppi che rappresentano. Hanno spinto il popolo delle produzioni agrozootecnico nelle mani della concorrenza. Se questo è la strada da imboccare, secondo la regola democratica, che ben vengano Salvini e Meloni che peggio di così non potranno fare, ma adeguatamente attenzionati sapranno mette alle corde la banda degli abbattitori e macellai dalle mani d’oro!