Casal di Principe, 6.5.24 ore 12
Sospesa l’iniziativa a Roma, gli allevatori si convocano in serata per valutare e decidere
in attesa di sviluppi
Il Coordinamento in Difesa del Patrimonio Bufalino e la Rete Interregionale Salviamo l’Allevamento di territorio annunciano di aver comunicato alla Questura di Roma la disdetta dell’iniziativa annunciata da questa sera a Roma sotto al Ministero dell’Agricoltura e di essersi convocato per questa sera alle ore 19 per valutare e decidere in merito allo sciopero della fame di Gianni Fabbris arrivato al suo ventesimo giorno.
Mentre al Coordinamento stanno arrivando molti messagi, appelli e annunci di iniziative da parte di forze sociali, sindacali, di imprese e cittadini, Adriano Noviello e Sebastiano Lombardo, dal presidio presso la NCO in cui Gianni Fabbris è in sciopero della fame dal 17 aprile scorso, rilasciano la seguente dichiarazione: “C’è un tempo in cui occorre chiedere, quello in cui bisogna alzare la voce e quello per cui bisogna saper ascoltare. Di fronte alle molte rassicurazioni di queste ore, contiamo di poter sentire presto le parole finali che diano conto della nomina del Commissario Nazionale sulla Brucellosi. Registriamo con soddisfazione le dichiarazioni pubbliche di esponenti politici di territorio di maggioranza ed opposizione che in questi giorni hanno fatto sentire, ancora una volta, il proprio peso per sollecitare soluzioni condivise con gli allevatori. Ringraziamo gli On.li Marco Cerreto e Gianpiero Zinzi per il loro diretto e attivo intervento come parlamentari della maggioranza , per le espressioni di vicinanza alla vertenza degli allevatori ed a Fabbris cui hanno chiesto di interrompere lo sciopero della fame assicurando il loro impegno perché si arrivi ad una soluzione ormai non più rinviabile di cui essi stessi si rendono garanti , cosi come apprezziamo le posizioni espresse dalla Senatrice Susanna Camusso e dal Senatore Luigi Nave che, dalle fila della minoranza, hanno dato un segnale importante di quanto sia necessario mettere in campo tutte le risorse politiche e civili perché dopo decenni si risponda agli interessi collettivi. Guardando a questi chiari impegni dei parlamentari di territorio e consapevoli di quanto, ormai, la questione sia stata posta alla politica nazionale con chiarezza e senza alcuna possibilità di equivoco, disdiciamo l’iniziativa prevista da oggi a Roma rimanendo in presidio in attesa di sviluppi”.
Noviello e Lombardo confermano che, insieme ai tanti soggetti sociali che stanno dando la loro adesione all’iniziativa, nel pomeriggio di oggi valuteranno la situazione per assumere decisioni in ordine al proseguimento dell’iniziativa nella riunione prevista alle 19 cui parteciperà Fabbris, oggi ancora in sciopero della fame”.
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Non faranno un cavolo di niente, prima devono decidere un’amnistia retroattiva, troveranno sicuramente un’ altro termine, poi nomineranno il commissario con funzione pacificatorie, nel frattempo gli allevatori staranno tranquilli.