Un gruppo di trattori questa notte si è posizionato alla Stazione di Villa Literno. Appello alla calma

Prosegue l’allargamento della mobilitazione sul territorio decisa dall’Assemblea degli allevatori
La notte scorsa un gruppo di trattori si è posizionato in presidio a ridosso della Stazione delle FS a Villa Literno a dieci metri dalla Linea di Comunicazione Nazionale.
Il portavoce Fabbris da ieri  è in sciopero della fame fino alla convocazione del tavolo in Prefettura col Governo e la Regione
APPELLO ALLA CALMA: NON È PIÙ IL TEMPO DI ESERCITI, GENERALI E REPRESSIONE MA DI SOLUZIONI

Com stampa dal Presidio degli allevatori alla rotonda dell’Agnena sulla Via Domiziana – ore 9.30 del 3 maggio 2023

La notte scorsa, dopo le ore 24, un gruppo di trattori ha impegnato il Piazzale della Stazione delle Ferrovie dello Stato di Villa Literno costituendosi in presidio a circa dieci metri dalla linea delle FS di percorrenza nazionale.

Dopo il presidio alla Rotonda dell’Agnena sulla Via Appia che prosegue ad oltranza, è un ulteriore segnale dell’iniziativa sul territorio che si replicherà ancora nei prossimi giorni in modo da coinvolgere diversi gruppi di allevatori sul territorio in attesa di capire quali saranno le risposte alla richiesta posta con chiarezza: l’apertura di un tavolo presso la Prefettura di Caserta alla presenza del Governo Nazionale e della Regione Campania per concordare come dare seguito all’odg approvato da tutto il Parlamento Nazionale e fatto proprio dal Governo Nazionale che indica come superare il fallimentare Piano della Regione Campania voluto dalla Task Force Regionale.

Nel mentre gli allevatori stanno preparando ulteriori iniziative sul territorio che si svilupperanno nei prossimi giorni coinvolgendo larga parte delle aziende e delle stalle, il Portavoce del Coordinamento Unitario, Gianni Fabbris, da ieri pomeriggio ha iniziato lo sciopero della fame per sostenere la richiesta di apertura del tavolo, annunciando che lo interromperà solo se e quando non vi sarà la certezza del tavolo di soluzione.

“Ora è il tempo delle risposte, della responsabilità e della ragionevolezza delle istituzioni. La situazione è ormai chiara, come chiaro a tutti è che questo Piano irresponsabile va cambiato e ogni giorno che passa senza risposte provoca danni al territorio che corrono il rischio di essere irreparabili. ” ha sostenuto Fabbris, rivolgendosi agli allevatori. “La fermezza e la dignità con cui state sostenendo da diciotto mesi le ragioni vostre e di tutto il territorio vi fa onore e merita il rispetto delle istituzioni chiamate a mostrare il volto della ragionevolezza dopo anni di pugno duro che ha prodotto solo disastri e fallimenti. Ora non è più il tempo degli eserciti e dei generali ma quello delle soluzioni e del coinvolgimento del territorio, delle comunità e degli allevatori chiamati a svolgere quella funzione piena di protagonismo responsabile che non solo le leggi e la costituzione ma il buon senso pretendono. Faccio appello agli allevatori alla calma ed alla serenità figlie delle ragioni che avete saputo coltivare e difendere in questi mesi nel lavoro delle vostre stalle e nell’impegno della mobilitazione. Evitate ogni provocazione che può venire (come già sta avvenendo) da un mondo che sta morendo sconfitto dalle vostre ragioni, da coloro che pensano di avere ruolo in nome di atti amministrativi vuoti e colpevoli. Il Coordinamento Unitario è impegnato (con tutte le realtà che lo compongono) a garantire con la trasparenza la tenuta democratica del percorso e lo svolgimento della mobilitazione sindacale che (piaccia o non piaccia) è garantita dalla Costituzione e che chiama tutti al rispetto. Per questo dalla sera del 2 maggio ho iniziato lo sciopero della fame: per sostenere le vostre richieste. Contro la logica militaresca che in questi dieci anni ha fallito, camminiamo uniti come ci hanno insegnato i padri della Non Violenza come Gandhi: avanti senza piegare la testa ma determinati nel rispetto della democrazia, delle ragioni delle nostre comunità e della non violenza”

Leggi il comunicato stampa del 2 maggio alle ore 20

Coordinamento Unitario in
Difesa del Patrimonio Bufalino

Presidio sulla Via Domizia – ore 20 del 2/5/23

Nessuna notizia dalla Prefettura sulla richiesta di aprire il tavoloL’Assemblea degli allevatori decide l’allargamento della mobilitazioneFabbris comincia nuovamente lo sciopero della fame come un anno fa

L’Assemblea degli allevatori in mobilitazione al presidio lungo la Via Domizia all’altezza della Rotonda dell’Agnena ha preso atto che alle 20 nessuna notizia era giunta in merito alla richiesta di convocare un tavolo in Prefettura con la Regione Campania e il Governo nazionale per aprire un confronto sulla soluzione della crisi del comparto bufalino alla luce del fallimento del Piano della Regione Campania sulla base dell’ordine del giorno votato all’unanimità dal Parlamento e assunto dal Governo Nazionale-

Gli allevatori ribadiscono che l’Ordine del Giorno (che chiede la riformulazione  del Piano alla luce del regolamento Comunitario 689/20. l’autocontrollo, la vaccinazione, la tracciabilità del latte e investimenti nel settore per garantire il mancato reddito agli allevatori) è una base utile e sufficiente per ricomporre in maniera condivisa una soluzione anche in ragione del fatto che gli stessi partiti che sostengono la maggioranza in Regione Campania lo hanno votato.

L’Assemblea ringrazia i parlamentari che si stanno adoperando per facilitare soluzioni che si muovono nella direzione di quanto votato dal Parlamento e .in particolare sia la proposta di incontro presso il Ministero degli Interni che la comunicazione (arrivata nei giorno scorsi) di incontro al Ministero della Salute.

Considerando queste opportunità come utili a facilitare il percorso che può portare a trovare soluzioni condivise ribadisce che il tavolo di confronto presso la la Prefettura di Caserta  anche con la Regione Campania è la via maestra e trasparente che oggi permette di ricomporre i diversi livelli di responsabilità nella soluzione dei problemi.

In attesa di capire il merito e la data degli incontri presso i Ministeri, l’Assemblea, considerando decisiva l’apertura del tavolo anche con la Regione Campania, ha deciso di proseguire nell’opera di allargamento della mobilitazione mettendper aggiornare sulle modalità dello sciopero della fame e sui nuovi presidi in allestimentoo in campo nei prossimi giorni e nelle prossime ore ulteriori presidi oltre quello sulla Via Domizia.

Gianni Fabbris, portavoce del Coordinamento Unitario, inizia da questa sera lo sciopero della fame finalizzato ad ottenere il tavolo presso la Ptrefettura di Caserta .

Domattina 3 maggio alle ore 12 il Coordinamento divulgherà un aggiornamento

1 commento

    • Domenico Fenizia il 3 Maggio 2023 alle 13:09
    • Rispondi

    Vediamo sempre più che nell’attuale organizzazione dello Stato il cittadino non conta più niente. Le lobby dominano tutto. Nell’interesse generale partecipiamo tutti attivamente!!!!!

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