Roma, 19 aprile 2024
Da tre giorni Gianni Fabbris, Adriano Noviello e Sebastiano Lombardo sono in sciopero della fame davanti al Ministero della Salute a Roma; oltre che bere, consumano solo un cappuccino al giorno e sottolineano che andranno avanti fino a quando non vi sarà la certezza della nomina del Commissario Nazionale sulla BRC e la TBC nelle regioni meridionali ancora non indenni e che “i ministri competenti non convocheranno un incontro per discutere le iniziative concrete da mettere in campo”.
Oggi Gianni Fabbris, a nome degli allevatori di Bufale e della Rete interregionale Salviamo l’Allevamento di territorio, ha chiarito il merito della proposta dell’incontro avanzata con una lettera diretta ai Ministri della Salute e della Agricoltura.
Nella lettera, fra l’altro, si legge: ” …. quasi un anno fa, il 22 maggio del 2023, si è tenuto il tavolo di confronto convocato dal Sottosegretario on.le Marcello Gemmato in cui fu formalizzata la proposta di nomina del Commissario Nazionale per la BRC e la TBC. A quell’incontro, oltre che una serie di funzionari ed esperti, partecipammo non solo noi del Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino con una ampia rappresentanza di allevatori ma, anche, il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOC, l’Ente di Tutela e Ricerca della Genetica della Bufala Mediterranea e una significativa rappresentanza di parlamentari espressione di diverse forze politiche di maggioranza ed opposizione. Segno, quest’ultimo, di quanta condivisione e consapevolezza abbiano saputo esprimere i territori e le loro comunità civili e politiche di fronte ad un problema la cui soluzione chiama tutti alla responsabilità come dimostra il documento comune da loro sottoscritto con cui si sollecita il Governo……. chiediamo che i Ministri della Salute e della Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste ci incontrino insieme alle altre rappresentanze sociali ed economiche che hanno già partecipato all’incontro del 22 maggio scorso con l’obiettivo di favorire sia l’eradicazione delle zoonosi sia la tutela e il rilancio produttivo di comparti strategici per il nostro agroalimentare, per la tenuta di vaste aree rurali e per gli interessi economici nazionali.”
Il Movimento degli allevatori del Sud Italia, che nel frattempo si è costituito in “Forum per il Piano Partecipato” dandosi, fra l’altro strumenti avanzati come un Osservatorio Indipendente ed un Comitato Scientifico, con l’obiettivo di favorire un clima di fiducia fra i soggetti sociali interessati e le istituzioni, punta a far valere una delle proposte su cui ha sempre lavorato: “il pieno coinvolgimento degli allevatori nella gestione del Piano di Eradicazione delle zoonosi sia perchè essi stessi sono tecnici ed esperti sia perché nessun piano di eradicazione può funzionare contro le imprese ma, anzi, una delle condizioni centrali per la riuscita sta proprio nella piena assunzione di responsabilità e di ruolo degli allevatori”.
La lettera, questa volta, è indirizzata non solo ai rappresentanti del Governo ma, anche, al Parlamento nella sua articolazione di forze sia di maggioranza che di opposizione.
“La lettera” annuncia Adriano Noviello “non sarà solo e semplicemente spedita Via Pec ai segretari di tutte le Forze Politiche, ai parlamentari coinvolti ed al Governo ma verrà notificata con modalità consone alla natura ed al ruolo degli allevatori e dei casari impegnati a difendere uno dei più straordinari prodotti di territorio del nostro Paese. Modalità che saranno illustrate nella giornata di domani dopo che saranno stati predisposti gli strumenti operativi di una ulteriore iniziativa del Movimento”.
È toccato a Sebastiano Lombardo annunciare le attività che, intanto, stanno coinvolgendo i territori e che sono preliminari al lancio di una campagna di sostegno nazionale alle richieste della Rete: “Gli allevatori delle aree del Sud Italia coinvolte stanno chiedendo incontri ai Prefetti ed ai Questori delle diverse Regioni incontri per chiedere il loro intervento nei confronti del Governo affinchè si diano risposte celeri”
Lombardo ha, anche, annunciato la partecipazione degli allevatori alla giornata di mobilitazione nazionale del 23 aprile convocata dal Coordinamento Agricoltori e Pescatori Italiani che, fra l’altro, ha assunto il sostegno alla mobilitazione ed ha dichiarato di essere pronto a scendere in campo a fianco delle richieste degli allevatori
1 commento
Speriamo che ascoltino. Purtroppo sono pochi quelli che vogliono veramente risolvere i problemi degli altri, al contrario gestire le gare di appalto che tantissimi sperano di poter governare. Stranamente, è più facile costruire ponti … che aiutare le aziende zootecniche, smettendo di abbattere in maniera incomprensibile animali preziosi simbolo di sviluppo di tanti territori delle nostre regioni del sud Italia.