Provocazioni contro gli allevatori.
Chiamiamo i cittadini a vigilare, denunciamo alla polizia postale e rinnoviamo l’invito al Tavolo.
Anche se vestono la divisa del depistaggio e della provocazione, non riusciranno a silenziarci
Com. stampa dal Presidio degli allevatori presso la Rotonda dell’Agnena sulla Via Domizia – ore 8
Nel pomeriggio di ieri, giovedì 4 maggio, è stata messa in atto l’ennesima provocazione contro il movimento degli allevatori, con l’evidente intenzione di silenziare la voce della mobilitazione impedendo che i cittadini conoscano la verità. Per qualche ora le pagine Facebook di Altragricoltura e dell’Associazione di Tutela Allevamento Bufala Mediterranea sono state oscurate nell’inutile rabbioso tentativo di spegnere i riflettori accesi sulle gravissime responsabilità che stanno emergendo dal fallimento del Piano. Un tentativo che nasce evidentemente dentro un clima generale orchestrato nelle stanze politiche da cui dovrebbero pronunciarsi risposte alle istanze democratiche poste dal movimento e che prova, al contrario, di silenziare l’informazione come è evidente in questi giorni in cui i TG Regionali non hanno trovato il tempo di mandare una telecamera per dare conto di quanto sta accadendo.
Tentativo fallito, il movimento ha moltiplicato in maniera esponenziale il sostegno social incassando l’iniziativa di decine di migliaia di utenti che hanno condiviso le informazioni nonostante le Pagine oscurate. Grazie ai tanti che stanno diffondendo e socializzando le informazioni dando prova concreta di quanto sia largo il sostegno alla mobilitazione e quanto si stia estendendo la condivisione e la consapevolezza.
I provocatori (sospettiamo prezzolati e annidati in qualcuno di quegli uffici pubblici in cui dovrebbero guadagnarsi lo stipendio per risolvere i problemi dei cittadini invece che di crearne) sono rimasti scornati non solo per la grande risposta del consenso espresso dai cittadini (che ci ha permesso di passare da una utenza di 8.000 profili a oltre 50.000) ma, anche, perchè le Pagine social di Altragricoltura e dell’Associazione di Tutela sono state ripristinate.
L’episodio è comunque inquietante e chiamiamo le istituzioni democratiche e i cittadini a vigilare ed a far sentire la propria voce. Nel mentre il Portavoce del Movimento, Gianni Fabbris, a nome di Altragricoltura di cui è Presidente Onorario e Adriano Noviello (presidente dell’Associazione di Tutela Allevamento della Bufala Mediterranea) inviano una segnalazione alla Polizia Postale sull’accaduto con la richiesta di accertare chi siano gli autori del gesto, il Coordinamento Unitario denuncia il clima politico dentro cui questo evidente episodio di provocazione si iscrive, favorito dalla mancanza di risposte della Regione alla proposta di incontro con gli allevatori riuniti nel Coordinamento Unitario
E’ ora di cambiare passo e di cercare la condivisione: la logica militaresca e repressiva con cui negli ultimi dieci anni la Regione Campania ha cercato di imporre un Piano contro le zoonosi bufaline tanto fallimentare quanto pericoloso e che è arrivato ormai circa un anno fa a nominare un Generale in pensione per applicare un Piano inapplicabile con il pretesto che gli allevatori sono camorristi e violenti è ormai evidentemente naufragata di fronte alla mobilitazione che da oltre un anno e mezzo sta mettendo in campo forme e metodi trasparenti, determinati ma assolutamente pacifici e non violenti.