DOPO L’INTERVISTA DI SERGIO OLMO, SE UN GIORNALISTA DEVE CAMUFFARSI. IN CHE PAESE VIVIAMO?
IL SINDACO NATALE SCRIVE A MATTARELLA, GLI ALLEVATORI INVITANO A FIRMARE LA LETTERA
FABBRIS CHIEDE DI ESSERE RICEVUTO DALLA MAGISTRATURA
vedi la campagna di firme
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Nella giornata di oggi 10 maggio 2024 il sindaco di Casal di Principe Renato Natale ha diffuso il testo di una lettera inviata al Presidente Mattarella con cui chiede il suo intervento per accertare quanto sta accadendo in Campania se un giornalista arriva a denunciare il clima “pesante” per chi si occupa del fallimento del Piano di Eradicazione della Regione sulla BRC e la TBC (vedi la pagina dedicata con la possibilità di aggiungere la propria firma alla lettera del Sindaco)
L’elemento scatenante di questo gesto impegnativo, racconta il sindaco Natale nella lettera al Presidente Mattarella, è l’aver assistito al servizio televisivo andato in onda in prima serata durante la trasmissione Farwest su Rai3 il 29 aprile scorso in cui il giornalista ha mandato in onda l’intervista ad un collega che, con voce camuffata e il profilo contraffatto, racconta che da quando si occupa del fallimento del Piano della Regione Campania è costretto a firmarsi con il nome falso di “Sergio Olmo” per il “clima pesante” sulla vicenda.
Il Coordinamento Salviamo le Bufale sottolinea che “è ormai da tempo che denunciamo questo clima pesante contro gli allevatori e quanti ne sostengono le ragioni. Un clima di pressione pianificato nei mesi scorsi e che ha un evidente regia nelle stanze di chi ha gestito il Piano fallimentare sia sul Piano tecnico che su quello politico. Il teorema, funzionale al racconto del Presidente De Luca, per cui i problemi della BRC e della TBC in provincia di Caserta sarebbero dovuti agli allevatori camorristi ed a qualche veterinario compiacente ha preso forma nel tempo cercando di scaricare sulle vittime la responsabilità evidente di chi ha gestito il Piano. E’ in questo clima che chiunque abbia messo in campo l’esercizio di critica ed abbia provato ad invocare il confronto democratico con le Istituzioni Regionali è stato oggetto di violentissime e gratuite campagne intimidatorie. Un clima strumentale e costruito a tavolino che si è nutrito e si nutre di disinformazione e azioni ritorsive nei confronti degli allevatori che osano esporsi con la critica, manifestare liberamente o ricorrere all’autorità giudiziaria per far valere i propri diritti come prevede la costituzione. Abbiamo più volte denunciato questo clima e le azioni messe in atto per imporre manu militari il Piano Fallimentare. Un clima certamente voluto dal Presidente della Regione De Luca che è arrivato a diffidare pubblicamente quanti avessero partecipato all’incontro convocato dal Governo il 22 maggio dell’anno scorso; un clima di scontro e repressivo interpretato da esecutori zelanti, alcuni pubblicamente investiti del compito come è stato con la nomina del cosi detto commissario regionale per l’attuazione del piano altri che hanno agito e agiscono nell’ombra. L’intervista di Sergio Olmo è un grido d’allarme per quanto ormai grave sia la situazione. Fa bene il Sindaco Natale a chiedersi in quale Paese viviamo e se la Campania sia la Regione di un Paese garantito dalla costituzione o se sia parte di una dittatura illiberale governato dalle massonerie più retrive“
Il Coordinamento Salviamo le Bufale fa sua la lettera del Sindaco Natale al Presidente della Repubblica e invita i cittadini e gli allevatori ad unirsi con la propria firma alla richiesta di un suo intervento. Allo scopo nella sezione gestita dal Coordinamento Unitario vengono predisposte le pagine da cui è possibile vedere i due minuti di intervista a “Sergio Olmo” aggiungendo la propria firma alla lettera inviata al Presidente.
Gianni Fabbris, nell’esprimere la solidarietà a nome di tutti gli allevatori e del Coordinamento, ai giornalisti di Cronache di Caserta ed a tutti i loro colleghi delle altre testate che trasparentemente fanno il proprio lavoro con professionalità e in libertà non arretrando nel raccontare la verità su quanto sta accadendo, annuncia una ulteriore iniziativa, questa volta nelle sedi giudiziarie. Fabbris ha chiesto un incontro con i magistrati per rappresentare quanto è a sua conoscenza in merito a questa ed ad altre evidenze intimidatorie messe in atto nei mesi scorsi contro gli allevatori e quanti sono coinvolti nella loro vertenza per la giustizia.
Vedi qui il video di due minuti, poi vai alla pagina dedicata, firma e fai firmare
1 commento
Dopo così tanto tempo arroccati in una estenuante difesa contro le istituzioni della Regione Campania,
Gli allevatori decidono di fare valere le loro ragioni. Con la Costituzione dalla loro parte decidono di difenderla a spada tratta avvalendosi anche del massimo garante della Costituzione, dopodiché, la Procura della Repubblica non potrà fare altro che dare atto alle azioni giudiziarie.
Mi unisco alla lotta degli allevatori, di tutto il comparto Contadino+ Pescatori.