Il Parlamento ha indicato la via, ora tocca a De Luca. Pronti a scendere in strada.


Aprire un tavolo in Prefettura per attuare la risoluzione unitaria votata dal parlamento e dal Governo
L’Assemblea degli allevatori ha deciso: di fronte al fallimento servono risposte ora!

L’Assemblea degli allevatori riunita ieri sera (27 aprile 2023) a Casal di Principe su invito del Coordinamento Unitario ha adottato una risoluzione Unitaria con la richiesta al Prefetto di Convocare un nuovo Tavolo in Prefettura con il Presidente della Regione e Assessore alla Salute, Vincenzo De Luca e la partecipazione del Governo Nazionale.

Obiettivo dell’incontro è quello di confrontarsi su come attuare le indicazioni votate all’unanimità dal Parlamento Nazionale e recepite dal Governo Nazionale con l’Ordine del Giorno n. G/452/7/1 e 5 al DDL n. 452. Il documento dell’Assemblea degli allevatori lo giudica una base adeguata e utile su cui trovare la condivisione anche della Giunta Regionale della Campania dal momento che (dopo essere stato presentato da parlamentari della maggioranza del territorio campano e sottoscritto con la prima firma del Presidente della Nona Commissione del Senato) tutte le forze politiche parlamentari (quindi anche quelle che esprimono la maggioranza in Regione Campania) e lo stesso Governo Nazionale lo hanno assunto.

Nell’Odg si propone di “riqualificare” il Piano Campano sulla BRC e la TBC, sulla base dell’ordinamento comunitario 689/20 (oggetto della Petizione proposta in Europa dal Coordinamento) garantendo il superamento e la risoluzione di alcuni nodi critici (autocontrollo, apertura di un tavolo condiviso di confronto, vaccinazione, tracciabilità del latte, opere di sistemazione del territorio).

Il portavoce del Coordinamento Unitario, Gianni Fabbris, ha inviato il documento al Prefetto di Caserta con la richiesta di attivare le iniziative necessarie a comporre un tavolo con il Presidente della Regione Campania e gli allevatori con la partecipazione del Governo Nazionale prima di diffonderlo alla stampa.

Il Documento, fra l’altro, motiva l’urgenza dell’apertura di questo tavolo per evitare che l’applicazione del Piano produca danni irreparabili sia alla luce dei dati evidenti del fallimento che stanno emergendo, sia per i nuovi elementi che sono emersi dall’Audizione che il Gen. Luigi Cortellessa ha reso davanti alla Commissione del Senato con cui è certificata tutta la inadeguatezza del Piano a risolvere i problemi e la gravità di quanto sta accadendo in danno alle aziende, al territorio ed alla salute dei cittadini.

Al Prefetto il Portavoce del Coordinamento ha rappresentato i rischi crescenti per la tenuta del tessuto economico-ambientale e della convivenza civile nell’area, ricordando come il Coordinamento ha sempre lavorato per favorire il superamento del rischio di logoramento dei rapporti fra le istituzioni e gli attori sociali ma che questo obiettivo deve essere condiviso da tutte le parti in causa e, dunque, ha auspicato che l’azione del Prefetto possa indurre la Regione Campania alla disponibilità al confronto sulla base di questo evidente elemento di novità prodotto dalla politica nazionale che è, appunto, l’ODG adottato all’unanimità e fatto proprio dal Governo.

L’Assemblea degli allevatori, dopo aver adottato il documento, ha deciso l’apertura di una nuova fase di agitazione che “non esclude alcuna iniziativa per raggiungere i risultati” e rivolge un appello ai cittadini Casertani edi tutto il Paese a partecipare e sostenere la mobiltazione svolta con sacrificio e nell’interesse di tutti.

“Contiamo, come è sempre stato in questi ultimi diciotto mesi di vertenza, sulla pazienza, l’attenzione, la disponibilità e il supporto dei cittadini, dei sindaci, dei movimenti e delle associazioni di territorio. Noi non possiamo fermarci e non ci fermeremo: ne va del futuro delle nostre aziende, della dignità dei nostri animali e di tutta Terra di Lavoro”.

1 commento

    • Domenico Fenizia il 28 Aprile 2023 alle 14:53
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    Ma cosa succede, coloro che hanno arrecato il danno ora vengono santificati? È chiaro, non sono solo i camaleonti a cambiar pelle ma soprattutto coloro che di questo risanamento ne hanno fatto motivi di convenienze per foraggiare i propri interessi. Tra le parole del generale sono state dette in sordina anche le parole di autocontrollo e vaccinazione totale di tutti gli animali con RB51. Sono questi gli anelli che mancavano per affermare che gli allevatori avevano ragione da vendere nel protestare. Ma tra queste frasi suona alta la nota stonata che glorifica l’operato dell’attuale Tark Force. Questa si è sempre opposta ad ogni provvedimento di prevenzione immunitaria degli allevamenti, ovvero quelle che utilizzano per intero le norme della profilassi indiretta, unico mezzo utile per combattere queste devastanti infezioni. Come è vero il detto: se non puoi vincere la battaglia alleati con gli avversari oppure se non puoi mangiar l’uva troppo alta considerala acerba. Questi stanno cambiando pelle e vogliono sostituirsi a coloro che hanno aiutato sin dall’inizio gli allevatori! Crediamo forse che i motivi veri siano altri? Oggi, siccome le verità stanno per essere svelate, non vogliono perdere la poltrona e non vogliono essere additati come responsabili di così grandi danni creati al comparto. Tali danni non sono certo trascurabili, sono di decine e decine di miliardi. Allora cosa fare? Cari amici, non fatevi prendere per i fondelli costoro erano aguzzini dichiarati e sono rimasti tali, hanno solo aggiunto al loro perverso modo di operare la furbizia utile a far ingoiare quel rospo amaro che fino ad oggi ha avvelenato la vostra vita!

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