Chiesta al Senato l’apertura di una indagine conoscitiva sul Piano di eradicazione campano


Chiesta al Senato la Commissione di Indagine sulla vicenda del Piano Regionale Campano anti BRC e TBC
CONFIDIAMO CHE IL SENATO VOGLIA OFFRIRE AI CITTADINI ITALIANI UN LUOGO TRASPARENTEPER CAPIRE COSA STA ACCADENDO E CHIARIRE LE TROPPE OMBRE SULL’OPERATO DELLA TASK FORCE E DELLA REGIONE

Come annunciato nei giorni scorsi, in preparazione della manifestazione dell’11 marzo prossimo in occasione del GIORNO DELLA VERGOGNA DELLE ISTITUZIONI, dopo aver programmato e diffuso l’invito a partecipare alla Conferenza stampa presso la Sala Stampa di Montecitorio che si terrà il 9 marzo, oggi il Coordinamento ha attivato il secondo dei passaggi qualificanti della prossima fase.

Gianni Fabbris ha inviato una richiesta al Presidente della Commissione Agricoltura del Senato (Sen. Luca De Carlo) e per conoscenza ai due vicepresidenti (Sen. Gisella Naturale e Sen. Giorgio Bergesio) per attivare un ciclo di Audizioni con l’obiettivo di accertare e documentare lo stato del Piano di eradicazione della BRC e della TBC Bufalina in Campania.

Nella richiesta, Fabbris ricorda che “ Il Senato, nella scorsa legislatura si è già occupato della vicenda avendo gestito e sviluppato un affare assegnato sul tema che ha portato nel luglio del 2020 ad adottare un atto di indirizzo al Governo. I parlamentari della scorsa legislatura si sono formati la loro opinione sulla base di dichiarazioni rese durante le audizioni che abbiamo letto e ascoltato con attenzione non potendo che rimanere sconcertati di quanto abbiamo dovuto prendere atto. In particolare abbiamo rilevato come diverse dichiarazioni rese dagli esperti auditi che hanno scritto e gestito negli ultimi dodici anni il Piano Regionale sono in palese contrasto e contraddizione con i regolamenti e le direttive comunitarie, dichiarazioni che sono state rese in coerenza con le scelte da loro adottate a fondamento del Piano che essi stessi hanno gestito e su cui i Parlamentari si sono formati una opinione. L’aver dichiarato, ad esempio, che la vaccinazione era inefficace e illegittima ha fuorviato il parere dei parlamentari che, infatti, hanno assunto questo dato nell’atto di indirizzo prodotto, non avendo nei fatti ascoltato voci discordanti. Orbene questo assunto è palesemente un falso dal momento che non possiamo che rilevare tre circostanze oggettive che lo smentiscono. Nella disciplina comunitaria la vaccinazione è consentita e disciplinata; la Regione Campania la ha già ampiamente usata con esito positivo avendola applicata su base volontaria anche ai capi adulti nel Piano che fu adottato fra il 2007 e il 2011 che portò la BRC in provincia di Caserta da una incidenza del 17% a meno dell’1%; non sono vere le dichiarazioni (rese agli atti dagli esperti auditi) che l’uso della vaccinazione avrebbe portato danni alle imprese ed al territorio

Fabbris sottolinea, poi, la circostanza più clamorosa che smentisce le dichiarazioni rese dai dirigenti della TASK Force regionale e che saranno pubblicate nei prossimi giorni in modo che nessuno possa avere dubbi sul tenore delle dichiarazioni rese e da chi sono state fatte:

Del resto, contrariamente a quanto previsto nell’atto di indirizzo e sostenuto dagli esperti della Regione Campania, il Piano adottato dalla Regione Campania con delibera dell’8 marzo 2022, dopo le nostre denunce e proposte, (pur senza darvi realmente corso) ha previsto la vaccinazione che ha incassato i pareri positivi del Ministero della Salute e della Commissione Europea. Come è possibile che gli stessi esperti che hanno dichiarato che la vaccinazione è illegale, l’UE la vieta, le aziende ne avrebbero avuto un danno, hanno avallato e stanno gestendo un Piano che la prevede?

Fabbris ricorda quanto ha già avuto modo di porre ai parlamentari nella scorsa legislatura: “Siamo, anche rimasti sorpresi del fatto che le audizioni che si sono svolte nella scorsa legislatura abbiano coinvolto solo esperti e responsabili “d’accordo con le tesi che giustificano l’operato della Regione Campania negli ultimi dodici anni”, non avendo in realtà ascoltato voci di esperti che hanno espresso pareri discordanti. E’ il caso (solo per citarne uno) delle posizioni espresse dal Prof. Vincenzo Caporale, uno dei massimi esperti internazionali in materia di BRC e TBC che ha diretto, in quanto direttore del Centro di Referenza Nazionale sulla Brucellosi, il Piano straordinario voluto dal Governo fra il 2007 e il 2011, allorquando, adottando una strategia ed un approccio sostanzialmente diverso da quello messo in pratica negli anni successivi gestiti dalla Task Force della Regione Campania. Oppure (ancora) è il caso dell’Avvocato Antonio Sasso che ha prodotto una serie di circostanziate azioni di contrasto legale spesso e sempre più riconosciute come legittime nelle sedi giurisdizionali. Perché non sono stati auditi?”

La missiva con cui il portavoce del Coordinamento Unitario chiede la riapertura dell’indagine conoscitiva mostra tutta la consapevolezza e la maturità del Movimento degli allevatori: “Ci rendiamo conto che al momento delle attività della scorsa legislatura molti dei dati emersi successivamente non erano sufficientemente conosciuti o comunque non ancora adeguatamente documentati come, in realtà, è avvenuto grazie alle attività messe in campo dal Coordinamento Unitario in Difesa della Bufala e dai suoi componenti a partire dalla seconda metà del 2021”.

Consapevolezza che, oggi, grazie al lavoro del Coordinamento e delle molte critiche e denunce da più parti prodotte, nonchè all’attività di importanti inchieste giornalistiche, si è consolidata e che pretende un punto di verifica dell’azione della Regione Campania nella sede autorevole del Senato.

Fabbris, inviando la documentazione, ricorda che la Commissione Agricoltura del Senato, nella scorsa legislatura, aveva prodotto un orientamento all’unanimità in risposta alla sollecitazione indirizzata ai Parlamentari con cui il Coordinamento aveva interloquito (vedi la lettera allegata). Tutti i gruppi in maniera unitaria avevano sottoscritto la richiesta di riaprire le audizioni perchè “…tenuto conto, altresì, che, a Marzo 2022 la Regione Campania ha adottato con delibera 104 del 2022 il Nuovo Piano di eradicazione della Brucellosi, della TBC e delle altre zoonosi e malattie animali, disponendo peraltro elementi di novità assoluta come la vaccinazione dei capi fra i 6 e i 9 mesi e l’autocontrollo da parte delle imprese, si evince come il quadro sia cambiato radicalmente. Sia la vaccinazione che l’autocontrollo, infatti, erano stati fino a Gennaio scorso esclusi sia dalla Regione Campania che dagli esperti che questa Commissione aveva ascoltato, e sulle cui valutazioni si era formata una opinione riportata nelle risoluzioni e negli atti istituzionali. Per tali ragioni, riteniamo non essere più procrastinabile la richiesta di un ulteriore approfondimento unitamente ad un aggiornamento dell’affare assegnato di cui sopra, coinvolgendo anche la Commissione sanità.

Oggi il Coordinamento torna a chiedere di istituire una nuova Commissione di Indagine per capire cosa sta accadendo e lo fa a pochi giorni dal “GIORNO DELLA VERGOGNA DELLE ISTITUZIONI” confidando sul fatto che i parlamentari di questa legislatura vogliano contraddire il silenzio e l’ignavia che la Giunta Regione Campana ha fin qui dimostrato e decidano di offrire ai cittadini italiani la trasparenza di una vicenda che ha troppi lati oscuri

Vedi e scarica la lettera di richieste inviata nel giugno del 2022 ai Senatori Trentacoste e Lonardo che ha portato tutti i gruppi parlamentari a sottoscrivere la richiesta di riaprire le audizioni sulla vicenda

2 commenti

    • Domenico Fenizia il 3 Marzo 2023 alle 15:31
    • Rispondi

    È l’unica via da perseguire!

    • Antonio il 3 Marzo 2023 alle 19:04
    • Rispondi

    Sgomento, le cose sono ad un punto inaudito, la magistratura ha così tanti dati che la procura può iscrivere di già molti funzionari e imprenditori + indotto nel registro degli indagati, non capisco perché non siano ancora stati comunicati le notifiche a comparire nel procedimento penale per premeditata strage di bufale.
    Quando ciò avverrà, tutte le istituzioni, di qualsiasi livello si affretteranno a dare testimonianza del loro operato.

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