28 aprile. Gli allevatori lanciano la campagna nazionale. Non contro di noi ma con noi.

“Senza il coinvolgimento attivo degli allevatori e la loro piena responsabilità, i piani di eradicazione delle zoonosi al Sud sono destinati a fallire e i rischi per la salute, l’economia e i territori continueranno ad aumentare come sta già avvenendo da troppo tempo nel silenzio generale. Le scelte istituzionali, politiche e tecniche che coinvolgono i territori, l’ambiente, la salute di tutti non si prendono contro gli agricoltori, gli allevatori e i pescatori ma con loro. Sono loro i primi custodi responsabili della salute e del territorio che gestiscono lavorandovi in nome degli interessi collettivi. Gli allevatori delle Regioni meridionali, in cui da decenni falliscono i piani di eradicazione della Brucellosi e la TBC, sono i primi che hanno pagato i prezzi del fallimento istituzionale delle scelte delle Regioni avallato dal Ministero della Salute, insieme agli animali che sono stati spesso macellati inutilmente, alle comunità che vedono svuotarsi i territori lasciati all’abbandono ed a tutti i cittadini il cui diritto al cibo di territorio sano, sicuro e accessibile è sempre più compromesso”

Dopo anni di una dura e faticosa vertenza che ha dovuto fare i conti con potenti lobbies contrarie al cambiamento nella gestione dei Piani di Eradicazione della BRC e della TBC al Sud ma interessate, in realtà, a proseguire nell’incetta di risorse pubbliche e di privilegi speculativi di cui si sono ingrassate, gli allevatori chiedono alla politica atti concreti, dopo le molte assicurazioni, per assicurare, finalmente, che in Sicilia, Campania, Calabria, Puglia e nelle altre regioni limitrofe si risolvano i problemi sanitari e vengano rilanciati i sistemi di allevamento territoriale compromessi dal fallimento dei Piani Regionali.

Con la loro iniziativa (uno sciopero della fame condotto dal 17 aprile da due loro rappresentanti davanti al Ministero della Salute a Roma) avanzano due richieste concrete: un incontro del Forum per il Piano Partecipato, costituito dagli allevatori con il coinvolgimento di tecnici e delle comunità, con i Ministri alla Salute ed all’Agricoltura (prof. Schillaci), Sovranità Alimentare e Foreste (on.le Lollobrigida) per capire come il governo intende affrontare sia la risoluzione dei problemi sanitari sia il rilancio dei sistemi di allevamento nelle aree coinvolte e la garanzia della nomina del Commissario Nazionale sulla BRC e la TBC come da troppo tempo promesso dalla politica.

Nel Dodicesimo giorno di sciopero della fame di Gianni Fabbris e Adriano Noviello, gli allevatori invitano la stampa, i giornalisti, i movimenti e le associazioni, i cittadini romani all’atto di presentazione della Campagna nazionale di sostegno: “NON CONTRO MA CON GLI ALLEVATORI E LE COMUNITÀ”.

L’incontro si terrà il 28 aprile 2024 a partire dalle ore 11 in Piazza Castellani a Roma nei pressi del camper parcheggiato davanti al Ministero della Salute sul Lungotevere Ripa e sarà occasione per tenere alle 12 una conferenza stampa di lancio della campagna nazionale e della petizione rivolta al Presidente Meloni ed al Governo di sostegno alle richieste degli allevatori.

Durante la Conferenza stampa verranno diffusi sia la lettera/appello ai Ministri Schillaci e Lollobrigida, sia la piattaforma con le modalità di sottoscrizione da parte sia di singoli cittadini che di realtà associative, insieme al documento degli allevatori che spiega a che punto è la vertenza. Al termine ai convenuti verrà offerto dagli allevatori ai partecipanti un doppio ricordo della giornata: una foto con i due attivisti al loro dodicesimo giorno in sciopero della fame che si nutrono solo di un cappuccino al giorno e un dono da portare con se, quella mozzarella il cui assaggio, anche solo per un tempo brevissimo, condividerà i sapori dell’impegno quotidiano degli allevatori e dei casari artigianale insieme ai loro animali meravigliosi e unici per la cui dignità il movimento si sta battendo

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