11 marzo 2023, nel giorno della Vergogna delle istituzioni
da cento trattori in corteo gli allevatori lo grideranno chiaro: basta illegalità,
la Regione renda conto: a casa i responsabili, la pazienza è finita
Invito alla stampa, ai cittadini ed alle istituzioni.
Venite con noi al corteo ed alla assemblea finale dell’11 marzo, vi daremo i numeri della vergogna e lanceremo la diffida per procurata epidemia nei confronti della TASK Force della Regione
Dopo un anno di denunce e proposte, ormai non è più tollerabile quanto sta accadendo. Chi si è reso e continua a rendersi responsabile del disastro sanitario, economico, sociale ed ambientale adottando e realizzando un Piano che sta producendo danni incalcolabili mentre sta espandendo e diffondendo la BRC e la TBC in Provincia di Caserta deve rispondere del proprio operato.
Diverse saranno le occasioni nei prossimi giorni per chiarire in più sedi chi porta la responsabilità di questo fallimento. Quelle cui siamo più interessati sono le sedi istituzionali in cui la politica deve assumere responsabilità. E’ di ieri la notizia che la Commissione Agricoltura del Senato ha deciso di istituire la Commissione di Indagine su quello che sta accadendo nel comparto Bufalino (non vediamo l’ora di depositare gli atti in nostro possesso), il 23 marzo discuteremo con la Commissione Europea la richiesta che l’Europa usi i suoi poteri (fino alla procedura di infrazione) per ottenere che la Regione Campania la finisca di eludere le direttive comunitarie e si obblighi a rispettare le convenzioni scientifiche internazionali.
Annuncia Fabbris a nome del Coordinamento: “Nel mentre aspettiamo che il Consiglio Regionale della Campania realizzi quanto si era impegnato a fare ormai 5 mesi fa e di cui si sono perse le tracce (la convocazione delle due commissioni competenti per valutare e proporre le modifiche al Piano) e insistiamo perchè il Governo Nazionale garantisca l’apertura di un confronto istituzionale) annunciamo che nei prossimi gioni produrremo ulteriori documenti alla Procura della Repubblica ed alla Magistratura penale per chiedere che si verifichino le responsabilità per quella che per noi oggi non è più solo l’evidenza del danno agli animali ed alle imprese ma arriva a coinvolgere direttamente i rischi sanitari per i cittadini. Se il Piano di eradicazione della BRC e della TBC ha fra i suoi obiettivi principali quello di scongiurare gli effetti e i rischi per la salute umana, allora non può più essere rimandata la verifica dei suoi risultati,. Se, come accadrebbe ad una verifica obiettiva dei numeri, l’accertamento dei risultati certificasse il fatto che sia la BRC che la TBC in provincia di Caserta (dove le norme nazionali e comunitarie vengono eluse in nome di una strategia dell’emergenza) allora è compito del Magistrato acertare se vi siano responsabilità nella catena istituzionale che sta gestendo il Piano fino a valutare il reato di diffusione di epidemia“
Il Movimento Salviamo le Bufale, con la manifestazione in occasione del Giorno della Vergogna, continuerà il suo lavoro sottolineando che “la mobilitazione degli allevatori si fermerà solo con il raggiungimento degli obiettivi, che oggi sono 4 come abbiamo ampiamente chiariti nei giorni scorsi e che trovano una sintesi nella richiesta principale: sia ritirata la delega alla Task Force guidata dal Dott. Antonio Limone che ha proposto e gestito i piani fallimentari degli ultimi anni e venga restituita al Centro di Referenza Nazionale per la Brucellosi massima autorità nazionale che ha già diretto il Piano con esito positivo fra il 2007 e il 2011 portando la BRC dal 17% allo 0.8%.”
Gli oltre cento mezzi che si muoveranno alle 10 di domani 11 marzo e porteranno per 60 km e 8 comuni la voce degli allevatori in Difesa del territorio di Terra di Lavoro, degli animali e dei cittadini daranno anche un altro segnale: ” il tempo è scaduto. Oltre un anno di proposte inascoltate mentre la situazione si sta aggravando e le aziende stanno chiudendo non può più essere tollerato e non sarà sopportato senza reagire”
Appuntamento per la partenza ore 9 al Bar Davin di Cancello e Arnone (https://goo.gl/maps/A9VRgMtBTgMgYnZTA)
Per contatti e adesioni: 3466483882 (gianni fabbris)
Grazie al Sen. De Carlo ed a quanti hanno sostenuto la scelta. Non tutte le istituzioni sono in silenzio
Il Presidente De Carlo ha confermato l’avvio della Commissione di Indagine sulla situazione della Bufala Campana
Finalmente! E’ una delle 4 richieste del Coordinamento unitario
Comunicato stampa 10.3.23 – ore 14. “Prendiamo atto con grande soddisfazione delle parole con cui questa mattina al convegno che si è svolto alla Fiera Agricola, il Sen. De Carlo (presidente della IX Commissione del Senato della Repubblica) ha annunciato e ufficializzato la decisione di attivare una Indagine Conoscitiva sulla condizione della filiera bufalina in Campania. E’ un atto importante nel merito e per il metodo e l’approccio proposto dai parlamentari” ha dichiarato Gianni Fabbris al termine del Convegno “La Bufala al centro” cui ha assistito.
Durante il convegno, dove è intervenuto fra gli altri anche l’on.le Marco Cerreto componente della Commissione Agricoltura che solo ieri (9 marzo) aveva partecipato alla conferenza stampa nella Sala di Montecitorio in cui Gianni Fabbris ha illustrato ai parlamentari italiani la petizione europea presentata dal Coordinamento Unitario, nel suo intervento finale il Sen. Luca De Carlo, ha confermato che (per decisione unanime della Commissione) l’aula del Senato voterà la costituzione della Commissione di indagine. Una decisione che assume un atto simbolico importante per il metodo che propone e per le modalità in cui viene entra nell’agenda dei valori parlamentari.
Il Presidente De Carlo ha sottolineato che la Nona Commissione è il prodotto della unificazione di diverse commissioni ereditate dalla legislatura precedente che la hanno portata a diventare la “Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare”.
“Un lavoro complesso ed un impegno importante. Dopo aver affrontato dalla istituzione di questa Commissione, più crisi industriali ed economiche, il primo atto in materia di agricoltura che assumiamo è questo: l’istituzione dell’indagine conoscitiva che mette l’attenzione su quanto sta accadendo in Campania in questo comparto strategico al centro dell’attenzione politica e istituzionale”.
Sempre il Sen. De Carlo ha sottolineato, poi, l’approccio e il metodo che “piuttosto che individuare colpevoli, cerca di capire come evitare che possano accadere in futuro crisi come quelle che si stanno consumando nel comparto bufalino casertano anche per avere indicazioni utili su come risolvere problemi simili in tutto il territorio nazionale e per tutto il nostro agroalimentare”.
Nello specifico, dunque, il tema, inquadrato dentro un approccio solo sanitario ma anche di sviluppo e territoriale, diventa: come si fa a garantire il rilancio del settore, la tutela del territorio e ad affrontare un problema sanitario intervenendo sui capi realmente infetti senta sterminare mandrie e animali non positivi e come si fa a mettere in campo una azione efficace senza compromettere un intero territorio e un intero settore?
“Un atto importante che condividiamo nel metodo e nell’approccio e, soprattutto, che risponde alle sollecitazioni che da mesi stiamo avanzando: quella di fare chiarezza. L’istituzione della Indagine Conoscitiva è uno dei 4 punti posti a base della manifestazione di domani 11 marzo e nel Giorno della Vergogna delle Istituzioni possiamo cominciare a prendere atto che non tutte le istituzioni sono mute e girano la testa pur di non assumere responsabilità. E’ un atto importante sulla via della chiarezza necessaria per condividere le scelte necessarie. Scelte che, alla luce del fallimento, dovranno inevitabilmente cambiare”
Sarà nell’assemblea di domani alle 15 a Castel Volturno che il movimento tirerà le somme, per intanto, Gianni Fabbris, a nome degli allevatori, ringrazia per l’atto il Presidente della Nona Commissione del Senato e i parlamentari che hanno sostenuto la proposta (fra questi gli On.li Cerreto, Cangiano, Caramiello. Mari e i Senatori Nave e Cantalamessa)