Al presidio a Casal di Principe convocato in occasione dell’anniversario del primo sciopero della fame degli allevatori, il coordinamento rilancia
IL 22 gennaio si terrà la sesta edizione degli Stati Generali in Difesa del Patrimonio Bufalino con l’invito a tutti gli eletti di partecipare
Alla politica un appello chiaro: chi ha preso impegni vada in fondo, chi non li ha ancora presi li assuma
Primo obiettivo, riscrivere un piano che funzioni: per questo va azzerata la Task Force della Regione Campania diretta dal Dott. Limone
Casal di Principe, 11 gennaio 2022 ore 18.30 – com stampa
Nella Conferenza Stampa che si è tenuta fra le 13.20 e le 14, Adriano Noviello e Gianni Fabbris hanno sottolineato con chiarezza i numeri del fallimento del Piano scritto e diretto dalla Task Force della Regione Campania inchiodata alla sua responsabilità dai numeri impietosi che stanno emergendo.
Se è chiaro il disastro sociale ed economico che hanno provocato e che è ormai conosciuto da tutto il Paese (centinaia di migliaia di animali sani macellati senza avere la malattia, centinaia di aziende chiuse; solo nell’ultimo anno 50 stalle ferme che stanno per chiudere) il vero capolavoro del loro operato sta nel saldo della iniziativa contro la brucellosi e la TBC: la Brucella che avevano rilavato a circa l’1% che schizza a circa il 17%, l’area dei focolai che si espande, l comuni a rischio che aumentano. La giornata di Lavoro degli allevatori ha avuto un primo esito chiaro: basta girare intorno ai problemi, la politica ritiri le deleghe a chi ha fallito ed eviti, cosi, uno sperpero di denaro pubblico e danni ulteriori al territorio ed alle aziende.
“Ora” ha sottolineato Noviello “ci attendiamo solo che si vantino della diminuzione di un paio di punti percentuali della brucellosi. Se cosi dovesse essere, il dato non sarebbe dovuto alla iniziativa contro la BRC ma al fatto che stanno costringendo le aziende a chiudere secondo la logica che per eliminare la BRC vanno ammazzati gli animali. La verità è che nel Piano hanno scritto che si impegnavano entro il primo anno a dimezzare la BRC e, se continua cosi, l’unico vero risultato sarà dimezzare le aziende allevatrici”
Per Fabbris, in realtà, questo è il vero obiettivo che sembra scorgersi dietro la strategia della Regione e dietro le dichiarazioni del Presidente De Luca che “continua a parlare di un fantomatico modello bavarese mentre è proprio per la responsabilità regionale che non si riesce a mettere mano alla sempre più necessaria conversione agroecologica e che continua”. Sempre per Fabbris “..la Regione farebbe bene a prendere atto della insostenibilità del Piano e dei danni che sta provocando a partire dal rischio mortale che corrono le imprese esposte (loro si) al rischio dell’azione di sciacallaggio in atto in questi giorni da parte di soggetti dalla dubbia collocazione che cercano di approfittare della loro situazione di crisi per mettere le mani sulle imprese”.
Uno dei risultati raggiunti dal duro lavoro di un intero anno di iniziative da parte del Movimento degli Allevatori e dei loro alleati è nell’aver aperto un riflettore importante su quello che è accaduto negli ultimi dieci anni in Regione Campania e nelle campagne del casertano. Un riflettore talmente potente che ormai i dati e le responsabilità del fallimento del Piano e di chi lo ha diretto non possono più essere nascoste. Occorre, dunque, che chi deve intervenire intervenga e che chi ha assunto degli impegni garantisca la Comunità di Terra di Lavoro di non essere più esposta all’inefficacia ed alla incapacità.
La prossima fase del Movimento e della Mobilitazione si concentrerà sull’obiettivo di ottenere quelle risposte che finora la politica non ha avuto il coraggio di dare. Con questo intendimento, dopo la Conferenza Stampa, gli allevatori hanno sviluppato una serie di incontri di lavoro in cui hanno messo a fuoco le attività dei prossimi mesi e nell’Assemblea finale hanno discusso un documento articolato in cui ne fissano le modalità e gli obiettivi.
In attesa che nella giornata di domani venga diffuso il documento affidato alla redazione di un gruppo operativo, per intanto sono annunciate le prime due iniziative. Domenica 22 gennaio sono convocati gli Stati generali in Difesa del Patrimonio Bufalino con l’invito in particolare ai Parlamentari nazionali ed europei ed ai consiglieri regionali della Campania chiamati a dare conto di come intendano dare seguito agli impegni assunti o, nel caso non lo avessero ancora fatto, quali intendano assumere.
Alla giornata degli Stati Generali verrà, fra l’altro, avviata la campagna per sostenere la Petizione Europea (che dovrebbe essere discussa entro la fine di Marzo in Parlamento) con la quale il movimento, chiede che l’Europa intervenga perchè la Regione Campania e il Governo Italiano applichino le normative comunitarie (in particolare la direttiva n. 689/2020) che, invece, sono regolarmente eluse o ignorate. Direttive che dovrebbero valere per tutto il territorio Europeo ma che la Regione Campania disattende mentre i suoi esperti mostrano di ignorare colpevolmente.
Entro la giornata degli Stati Generali verrà messa in campo una nuova iniziativa con la divulgazione di un documento che documenta ulteriormente il fallimento della Task Force della Regione Campania e che prepara una campagna popolare di denuncia delle sue responsabilità con la richiesta delle dimissioni dei suoi componenti a partire dal Dott. Antonio Limone che la coordina in forza di una delibera Regionale.
Dopo una lunga giornata di lavoro, l’Assemblea finale degli allevatori, dimostrando ancora una volta unità e determinazione, si è aggiornata non prima di aver ringraziato quanti nella giornata di oggi si sono astenuti da mangiare per sottolineare la vicinanza e il sostegno alla vertenza ed alle ragioni degli allevatori. Fra loro è stata particolarmente gradita ed apprezzata la notizia che nella giornata di oggi l’Europarlamentare Piernicola Pedicini ha partecipato osservando lo sciopero della fame per l’intera giornata da Bruxelles.